Venerdì 15 Novembre 2002 - Libertà
"Fiorenzuola Oltre i Confini" salva la vita alla piccola Belma
La macchina della solidarietà per la neonata bosniaca operata al cuore al Sant'Orsola di Bologna
Fiorenzuola - Fiorenzuola Oltre i Confini, l'associazione che dal 1996 a oggi è riuscita a portare in Italia una quindicina di bambini di diversi Paesi per consentire loro di ricevere essenziali cure mediche, ha colpito ancora: nel bene, si intende. Una bambina bosniaca di sette giorni di nome Belma Ajanovic è volata in Italia dall'ospedale di Sarajevo nella notte fra mercoledì e ieri, accompagnata dalla mamma e dal medico rianimatore Armic Duska. Sarà operata all'ospedale Sant'Orsola di Bologna per la grave malformazione cardiaca che in patria, in assenza di strutture sanitarie adeguate, l'avrebbe condotta a morte sicura: un'atresia polmonare con difetto ventricolare. Questa storia a lieto fine ha coinvolto in questa gara di solidarietà una serie istituzioni a crescenti livelli di autorità: un assessore regionale, un ministro della Repubblica, perfino il Quirinale. Ma il lieto fine è stato amaramente parziale: se Belma sembra avercela fatta, altri due bimbi di pochi giorni - uno di sette, un altro di due - ricoverati con lei a Sarajevo sono morti per una gravissima malformazione al cuore prima che atterrasse l'aereo venuto per salvare anche loro. Tutto è partito dal viaggio che il dottor Ettore Pedretti, primario di pediatria al nosocomio fiorenzuolano, ha fatto in questi giorni a Sarajevo per intervenire come relatore a un congresso nazionale di pediatria. Venuto a sapere di questi neonati gravemente malati, Pedretti informa Fiorenzuola Oltre i Confini, con cui collabora da diversi anni. Il presidente dell'associazione Luigi Danesi e il presidente onorario Sandro Loschi (che, da segretario regionale del sindacato Fnp - Cisl, ha attivato tutte le sue conoscenze utili), anch'essi in procinto di partire per la Bosnia (precisamente per l'orfanotrofio Dom Porodica di Zenica, realizzato dall'associazione col patrocinio della Fondazione di Piacenza e Vigevano) iniziano una lotta contro il tempo: il reparto di chirurgia pediatrica del Sant'Orsola di Bologna si dichiara disponibile all'intervento, e l'assessorato alla sanità della Regione garantisce la copertura delle spese sanitarie. Manca ancora l'aereo per il trasporto urgente. Scartata l'ipotesi di un'aeroambulanza privata (il costo prospettato è di 32mila euro), l'associazione aziona nuovamente la "leva" istituzionale: grazie all'attivo interessamento del ministro per i Rapporti col Parlamento Carlo Giovanardi, la Presidenza della Repubblica mette a disposizione un Falcon che atterra mercoledì notte a Sarajevo dopo aver fatto tappa all'aeroporto di Bologna per caricare tre culle termiche per i piccoli pazienti. Due di loro, purtroppo, hanno già cessato di vivere; ma per Belma quest'aereo ha fatto la differenza tra la morte e la vita.
Oliviero Marchesi