Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Giovedì 14 Novembre 2002 - La Voce Nuova di Piacenza

Ciclo di quattro incontri sulla storia vocale

Il progetto degli Amici della Lirica Melodico Novecento, tra suoni e voci

Un'iniziativa per tenere viva la memoria della tradizione musicale italiana e mondiale. Per ricordare le grandi voci che hanno contribuito a rendere importante la lirica. Un progetto ambizioso che permette di ricostruire la storia della vocalità del Novecento. Due grandi critici musicali, Giorgio Gualerzi e Giancarlo Landini, l'hanno definita come una vera e propria impresa culturale. Che dà spazio, in primo luogo, a Piacenza, una città di interpreti musicali e di intenditori. E che, nel contempo, fornisce una singolare chiave di interpretazione della storia musicale. Il progetto "Le voci storiche del Novecento", ideato e realizzato dall'associazione Amici della Lirica, è stato finanziato dalla Regione Emilia Romagna nell'ambito di un bando destinato alla promozione di attività culturali realizzate con l'impiego delle nuove tecnologie di comunicazione. Il progetto sarà presentato al pubblico da due prestigiosi critici, Giorgio Gualerzi e Giancarlo Landini attraverso un ciclo di quattro conversazioni che si terranno, con inizio alle 21, all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Il primo incontro si terrà lunedì 18 novembre e sarà dedicato all'era del disco acustico (1900 - 1925). Seguiranno L'era del disco elettrico (1926 - 1950) lunedì 9 dicembre, L'era del microsolco (1951 - 1975) martedì 7 gennaio 2003, L'era del Cd e del Dvd (1976 - 2000) lunedì 20 gennaio 2003.
Un secolo di storia vocale, dunque, articolato in quattro sezioni di venticinque anni ciascuna. Il discrimine del periodo è rappresentato dai cambiamenti intervenuti a livello di riproduzione acustica. Ed ad ogni periodo sono ovviamente legati i grandi artisti che hanno fatto l'humus della tradizione lirica. La classificazione tecnico - acustica è alla base del piano di un'opera che, tra l'altro, ha anche il grande merito di porre Piacenza in una dimensione aperta rispetto al contesto nazionale. L'intero progetto, realizzato a livello multimediale, sarà poi messo a disposizione di enti ed associazioni che vogliano approfondire questo importante aspetto d storia culturale ed artistica.
Il primo incontro, che si svolgerà lunedì, è dedicato, come accennato, al primo quarto del Novecento, all'era del disco acustico. Dai cilindri del colonnello Mapleson a Caruso ai cantanti degli anni Venti. Saranno in particolare affrontati questi aspetti: gli ultimi bagliori dell'antica scuola di canto italiana ancora legata agli stilemi tardo - ottocenteschi nell'emergere del verismo e della nuova generazione guidata da Enrico Caruso, Titta Ruffo, Giuseppe De Luca, Emma Carelli, Amelia Pinto, Eugenia Burzio; la tradizione francese con il ventaglio di tenori che vanno dal mitico Jean De Reszké al lirico Clément, all'eroico Scalas, ai baritoni succeduti ai mitici Fuare e Maurel, tra i quali spicca Fugere, ai bassi dominati da Paul Plancon, ai soprani con l'altrettanto mitica Emma Calvé fino alla Delna, capace di far rivivere modernamente il grand style che fu dei primi esecutori della tragedie - lyrique e di interpretare con cognizione di causa la produzione contemporanea; la scuola wagneriana e i cantanti di stile germanico; i cantanti della Russia imperiale da Chaliapin a Mdea Mej - Figner, a tenori come Smirnov e Sobinov, per finire con il fenomeno trasversale dei soprano di coloratura che comprende cantanti provenienti da aree geografiche diverse.

d.m.

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio