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Martedì 12 Novembre 2002 - La Voce Nuova di Piacenza

L'Universo dentro di noi

La Scuola S. Benedetto, da due anni sede del "Liceo della Comunicazione", ha suggerito alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, il tema della Conferenza "L'universo comunica con noi: vedere e sentire i segnali del cosmo", programmata per oggi pomeriggio, alle 17,30, presso l'auditorium Santa Margherita di via S.Eufemia, 12. Sarà il prof. Mauro Messerotti, astronomo dell'Osservatorio Astronomico di Trieste a presentare quest'affascinante argomento.
La settimana prossima, il 19 novembre, alla stessa ora, il prof. Ernesto Pedrocchi, professore di energetica al Politecnico di Milano, parlerà di una questione che sta a cuore a tutti noi: "Quale energia per il prossimo futuro".
Siamo piccoli, fragili e insignificanti se confrontati all'immensità del Cosmo, con cui è però commensurabile la nostra curiosità o meglio sete di conoscenza. Noi vorremmo sapere. La scienza, da circa quattrocento anni, da quando Galileo ne ha chiarito il metodo, asseconda questi nostri aneliti. Non che risolva i nostri problemi esistenziali, ma qualcosa in più ci consente. E' così che costruiamo strumenti che meglio dei nostri sensi investigano il Cosmo. E' novità di questi ultimi decenni inviare strumenti di tal fatta in orbite al di là dell'atmosfera terrestre, per riportarci segnali non velati da questo strato d'aria, che, come nebbia, confonde e distorce quanto arriva sulla terra.
In questi giorni è stato comunicato che il Nobel per la fisica è andato a un astronomo italiano che lavora in America, Riccardo Giacconi. Fu il primo a intuire che nello spazio ci fossero anche radiazioni invisibili. Mandò, nel 1962, nello spazio un rilevatore di raggi X e ne scoprì la prima sorgente al di fuori del sistema solare. Aprì una nuova finestra sull'Universo.
Sempre in questi giorni, è stato inviato nello spazio Integral, un osservatorio per raggi gamma, radiazione con energia mille volte superiore a quella dei raggi X, che, opportunamente decodificata dagli scienziati, arricchirà le nostre osservazioni sui nuclei degli elementi, sulla loro formazione e quindi anche sulla nostra storia, perché di questi elementi - in particolare carbonio, ossigeno, azoto, fosforo, zolfo - che, in epoche remote, si sono formati nello spazio, siamo costituiti anche noi esseri umani.
Raggi X, raggi gamma, altre particelle di energia ancora maggiore, come i neutrini, ci attraversano ogni momento, senza che ce ne accorgiamo. Occorrono strumenti molto sofisticati per rilevare questo misterioso oceano di radiazioni e particelle che ci sommerge.
E' quanto mai attuale, quindi, la conferenza del prof. Messerotti, che ci consentirà di utilizzare i nostri sensi, vista e udito, per captare direttamente alcuni di questi segnali invisibili.
Con opportune tecniche di generazione di note musicali basate sui colori e sulla luminosità di ciascun elemento di immagine, egli trasforma questi segnali in suono.
Nel corso della conferenza presenterà le melodie provenienti dai segnali radio prodotti dal Sole e da immagini astronomiche di nebulose, pianeti, stelle e galassie.
L'Universo è sede di fenomeni violentissimi e spaventosi: esplosioni, implosioni, collisioni tra corpi celesti, anche tra intere galassie. Non ce ne può giungere il fragore, perché il suono non si propaga nel vuoto, ma grazie a Messerotti potremo utilizzare il nostro udito per farci un'idea della sconvolgente attività del Cosmo.

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