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Martedì 12 Novembre 2002 - La Voce Nuova di Piacenza

Leggere le opere d'arte Cinque lezioni "dal vivo"

E' il bassorilievo in marmo bianco di Antonio Maraini - "La pittura" - che accompagna il nuovo ciclo di conferenze delle "domeniche della Galleria Ricci Oddi" dedicate all'arte. Le "lezioni", cinque fino a dicembre (con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano), cominceranno proprio domenica prossima, 17 novembre, con i riflettori puntati su uno splendido quadro esposto nella pinacoteca di via San Siro: "A sera sui gradini della cattedrale", che Amedeo Bocchi dipinse nel 1920; ne parlerà diffusamente Alberto Crispo, giovane studioso d'arte di Parma. La rassegna proseguirà, il 24 novembre, con una conferenza di Pier Paolo Pancotto, di Roma, sul dipinto, "Allieva dalle calze rosse" di Vanda Seccia, del 1960. Poi, domenica 1 dicembre, lo storico dell'arte Ferdinando Arisi parlerà di Lorenzo Toncini pittore romantico, in coincidenza con la mostra in corso a Palazzo Galli (presso la sede centrale della Banca di Piacenza, in via Mazzini) in occasione del bicentenario della morte del grande artista ottocentesco.
Domenica 8 dicembre, Gyonata Bonvicini, dell'Università di Parma, e firma delle nostre pagine culturali, ci guiderà alla conoscenza dell'opera di Plinio Nomellini "La colonna di fumo" del 1900. Infine, domenica 15 dicembre, dinnanzi allo straziante dipinto "La partenza del coscritto" che Gerolamo Induno realizzò nel 1862 ragionerà l'esperta d'arte Lucia Pini di Milano.
Ad eccezione dello storico dell'arte Arisi, tutti i relatori sono giovani studiosi, impegnati nella ricerca universitaria e nella gestione museale. "A ciascuno di loro - sottolineano i promotori della felice iniziativa delle conferenze d'arte - è stata lasciata piena libertà di lettura: non sappiamo se faranno prevalere un'analisi legata alla filologia o alla storia, se considereranno l'opera in rapporto con l'autore e il suo tempo o come un testo da smontare nei suoi meccanismi, di cui individuare la grammatica, anche indipendentemente dall'epoca di realizzazione. L'obiettivo è quello di sottrarsi alle abitudini dell'osservazione frettolosa, nell'illusione che si possa recuperare un rapporto meno superficiale con le cose dell'arte e con le cose in generale".
Verrà dunque ripreso il filone della lettura delle opere - "leggere l'arte" - che la primavera passata ha visto di scena, con successo, cinque studiosi, per cinque lezioni raccolte e già pubblicate in un volume.

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