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Domenica 10 Novembre 2002 - La Voce Nuova di Piacenza

La Pivano e Inge Feltrinelli vengono a parlarci del '900

Quando si parla di storia vengono in mente lunghe e noiose lezioni scolastiche, ma la storia non è solamente quella congelata dalle pagine di un libro, o quella rivisitata dai film e dai romanzi, la storia è fatta di persone, è fatta dalle persone. La testimonianza diretta di chi la storia l'ha vissuta, e alle volte l'ha fatta, è sicuramente più emozionante e coinvolgente di qualsiasi libro o di film a tema storico. E' da questo presupposto che prende avvio l'iniziativa voluta dall'assessorato alla cultura del Comune, in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, che, da giovedì prosismo, porterà a Piacenza alcune figure centrali della cultura e della storia sociale e politica italiana. Il progetto, presentato ieri dall'assessore alla cultura, Stefano Pareti, nasce dalla volontà di creare un ponte che colleghi la realtà di una città come Piacenza alle esperienze di quei protagonisti che svolsero, nel panorama storico dell'ultimo Novecento, un ruolo importante. Testimonianze di cultura e politica nazionale, ma soprattutto di vita vissuta. Inge Feltrinelli, Fernanda Pivano, Angelo Guglielmi e Roberto Calasso sono i primi "Testimoni del tempo" invitati a raccontare la loro esperienza umana e intellettuale nell'Italia contemporanea. A questi eccellenti nomi se ne aggiungeranno, nel corso del 2003, altri. A partire da gennaio, con alcune date ancora da fissare, saranno invitati il musicista Luciano Berio, il romanziere Sebastiano Vassalli, e, in occasione dei quarant'anni dal Concilio Vaticano, il vescovo di Ivrea monsignor Battezzi. "Testimoni del Tempo", infatti, vuole essere qualcosa di più che un semplice ciclo di conferenze, vuole diventare una rassegna, un appuntamento fisso.
Giovedì 14 con Inge Feltrinelli - La prima serata sarà dedicata a Inge Feltrinelli, signora dell'editoria italiana, che con la conferenza "Dal best - seller all'impegno politico" ripercorrerà le vicende drammatiche e felici della Casa editrice di via Andegari, dagli anni del marito fondatore, Giangiacomo Feltrinelli, a quelli del figlio Carlo, attualmente alla guida dell'azienda. Una storia culturale e imprenditoriale, il racconto della lungimiranza con cui Feltrinelli riuscì a conquistarsi i diritti mondiali di traduzione de "Il Dottor Zivago", dell'intuito con cui seppe individuare i capolavori storici da Il Gattopardo in poi, e del sostegno alle avanguardie letterarie. Una storia che è anche politica, che ha fatto della Casa un punto di riferimento della sinistra italiana, e in particolare della sinistra giovanile e "movimentista"; una storia, tra l'altro, che oggi può aiutare a comprendere in che modo la sinistra e la cultura italiana (che in passato hanno spesso marciato insieme) sono cambiate.
21 novembre la Pivano - La storica e critica della letteratura americana, Fernanda Pivano, traduttrice di autori divenuti nel mondo icone letterarie del Novecento, come Hemingway e Fitzgerald, Steinbeck e Faulkner, Kerouack, Ginsberg e tutti i poeti della beat generation, fino ai postmoderni più recenti, come McIrnery, Easton Ellis e Forster Fallace, condurrà l'incontro del 21 novembre. La storia della Pivano è probabilmente quella stessa della letteratura americana in Italia: un'intera generazione, grazie alle sue traduzioni e alle prefazioni capaci di restituire in una decina di pagine la vita dell'autore, la sua poetica, l'ambiente sociale in cui ha vissuto e, cosa più rara, il suo lato umano, ha potuto conoscere la maggiore letteratura del dopoguerra.
29 novembre l'inventore di Blob - Il terzo incontro, il 29 novembre, avrà invece come protagonista Angelo Guglielmi, studioso del linguaggio contemporaneo, noto soprattutto per essere "l'inventore" di quella Rai Tre che ha proposto format divenuti dei veri e propri cult della televisione, come Blob o Fuori Orario. Oltre al suo periodo in Rai (e successivamente all'Istituto Luce), Guglielmi va ricordato come il maggior critico delle neo - avanguardie letterarie degli anni Sessanta. Il suo incontro si intitolerà appunto "L'infanzia dei linguaggi: dalla neo - avanguardia a Rai Tre", sottolineando così la continuità fra i due momenti. Sarà inevitabile discorrere con lui della letteratura di oggi dopo la fine delle neo - avanguardie; del rapporto tra mass - media e cultura e dei cambiamenti intervenuti nella televisione pubblica dall'epoca della "sua" Rai Tre ad oggi.
12 dicembre con Calasso - A chiudere questa prima tranche di incontri, il 12 dicembre, interverrà Roberto Calasso, figura completa e complessa di intellettuale - editore. Di lui è appena uscito "K", rilettura del mondo di Kafka attraverso la vita sua e dei suoi personaggi. Il libro è edito da Adelphi, la Casa di cui Calasso è presidente e fondatore. Con lui si parlerà della storia di Adelphi, editore con cui l'Italia ha conosciuto il pensiero di Nietsche; la nuova filosofia continentale e esistenzialista; il pensiero religioso e quello romantico e la letteratura dell'area che si suol chiamare Mitteleuropa. Come autore, le radici di Calasso affondano invece nel rapporto tra mitologia e storia, almeno nella fase che lo ha reso celebre e che fa riferimento soprattutto a "Le nozze di Cadmo e Armonia". Con "K", in un certo senso ritorna all'origine della Casa editrice che tuttora amministra.
Tutti gli incontri si svolgeranno la sera, sempre alle 21 all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Santa Eufemia 12.

Roberta Suzzani

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