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Sabato 9 Novembre 2002 - Libertà

Gli studenti tra le antiche carte

Una delle curatrici spiega l'impostazione didattica dell'iniziativa

La scuola piacentina ha una lunga consuetudine con gli archivi. Da oltre vent'anni studenti e insegnanti frequentano l'Archivio di Stato, si pensi all'esperienza dei diversi istituti superiori cittadini di cui si è dato conto più volte sul Bollettino Storico Piacentino. "Questa mostra però - spiega Anna Riva curatrice della mostra, collaboratrice dell'Archivio di Stato e insegnante di lettere - non vuole indicare una sola pista di ricerca".
"Questa mostra - continua - vuole far conoscere una tipologia di archivio: quella dell'archivio storico di famiglia, di cui la nostra città è ricca di testimonianze, ma che pochi conoscono". L'iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione degli archivi gentilizi conservati presso l'Archivio di Stato di Piacenza, che ha visto il riordino e l'inventariazione di diversi fondi, di cui si è dato conto nel convegno di studi Storie di casa organizzato il 12 aprile 2002 con la collaborazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano e del Bollettino Storico Piacentino, che ne pubblicherà gli atti. Per la natura stessa di questi archivi la maggior parte della documentazione selezionata risale al secolo XVIII. Infatti nel secolo successivo, per molti di questi fondi iniziò un lento declino, che, a volte, seguì quello della famiglia. "Due "isole didattiche", una dedicata all'archivio e l'altra alla lettera e alla scrittura - aggiunge Anna Riva - aiuteranno i giovani vistitatori, e non solo, a calarsi in un archivio di famiglia". Nella prima, dove è stato allestito un vero e proprio archivio, gli studenti potranno non solo vedere i documenti, ma potranno esercitarsi sui repertori, cercare e ricollocare i documenti nelle buste e nell'armadio. Nella seconda, invece, su uno scrittoio saranno visibili diverse tipologie di lettere (private, ufficiali, di tipo amministrativo ecc.), buste e affrancature, penne, pennini, inchiostri, servizi a scrivania, carta antica, sigilli, ceralacca. I ragazzi potranno, così, con l'aiuto degli oggetti, comprendere la civiltà, ormai sconosciuta, della lettera, dell'epistola. Volendo, potranno utilizzare sigilli, ceralacca, pennini, falsariga ecc. Un personaggio a fumetti in abiti del Settecento - una sorta di figura simbolo - guiderà gli alunni alla scoperta delle varie sezioni, sottolinendo gli aspetti più significativi o insoliti della documentazione esposta. Si tratta di Onofrio Anguissola di Vigolzone, un rappresentante settecentesco della famiglia, che, ultima in ordine di tempo, ha depositato le proprie carte in Archivio di Stato nella primavera del 1999. Sono, inoltre, previste visite guidate alla mostra in collaborazione con il Comune di Piacenza - assessorato all'istruzione, che garantirà una serie di visite per le scuole cittadine. Il catalogo scientifico della rassegna, comprendente un quaderno didattico, assicurerà la continuità del lavoro in classe. Il catalogo vuole essere uno strumento di lavoro per gli insegnanti e gli studenti. Le proposte didattiche sono rivolte prevalentemente ad alunni delle scuole dell'obbligo (quarta e quinta elementare, prima, seconda e terza media) e al biennio delle scuole superiori. Più che puntare ad una verifica del percorso espositivo, attraverso la guida degli insegnanti in classe e dei genitori e dei nonni a casa, si vogliono portare i ragazzi a famigliarizzare con il concetto di ricerca storica e con il lavoro sulle fonti sia orali sia scritte. Il glossario finale è un aiuto ad entrare tra le parole e la nomenclatura proprie degli archivi.

Angela Marinetti

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