Venerdì 1 Novembre 2002 - Libertą
Teologia e politica, riflessioni su un rapporto instabile
Alla Fondazione di Piacenza e Vigevano in corso una "tre giorni" di studio su temi storici e filosofici
E proprio quest'organismo, con sede nella medesima Fondazione, periodicamente programma incontri per approfondire il fenomeno religioso sia nell'accezione storico - politico - filosofica che nel confronto e nella comparazione dei vari monoteismi, ebraismo, cristianesimo ed islam, oggi prepotentemente ritornati d'attualitą per strani giochi ed involuzioni del destino. In questo "colloquio internazionale" numerosi studiosi proporranno riflessioni sull'instabile rapporto teologia - politica alla luce di quegli ultimi ed incresciosi fatti che hanno seriamente compromesso l'ordine mondiale. Difficile trovare ragioni, cause e giustificazioni per tale stato di cose; crisi della tradizionale logica politica, difficoltą di affermazione dello Stato di diritto, rigurgiti dei vari nazionalismi, esacerbazione e svilimento della sensibilitą religiosa, perdita di valore e prestigio dell'immagine religiosa consolidata. Attraverso i secoli i vari monoteismi hanno, in diversa misura, condizionato i destini di nazioni, monopolizzato intere aree geografiche e soggiogato popoli e civiltą con luttuose e drammatiche conseguenze, conflitti permanenti e situazioni irrisolte destinate, purtroppo, a perdurare. In seguito a questi inevitabili ed imprevedibili stravolgimenti profonde trasformazioni hanno subito le rappresentazioni della divinitą, le dinamiche del potere, le relazioni e le corrispondenze rituali e liturgiche delle tre principali confessioni. Nel primo giorno di convegno impostazione prevalentemente storica con rilettura di importanti vicende politico - religiose. Apertura con relazioni sulla teologia politica: sulla sua modernitą (G. Filoramo, universitą di Torino), sugli elementi introduttivi in essa ravvisabili (S. Mimoumi, E.P.H.E., Parigi) e descrizione della situazione della teologia politica in Iran (C. Herrenschmidt, C.N.R.S., Parigi); quindi analisi di sacro e potere nel mondo antico (C. Grottanelli, universitą di Modena); in chiusura importanza della figura di Gregorio Nazianzeno nella "liquidazione di ogni teologia politica" (F. Fatti, universitą di Torino). Nel pomeriggio ulteriori rielaborazioni storiche: squarcio sul difficile rapporto tra esegesi e teologia politica nel tardo antico e nei primi secoli dell'etą moderna (M. Rizzi, universitą cattolica di Milano); il concetto di religione civile in Mosč e nei Padri della Chiesa (G. Stroumsa, universitą ebraica di Gerusalemme); difficile coesistenza tra legge imperiale e legge divina a Bisanzio (E. Patlagean, universitą di Parigi X Nanterre); č stata poi delineata la nascita della chiesa eretica bosniaca, dei paradossi del suo sviluppo in etą moderna (Y. Stoyanov, Universitą di Londra); infine panorama sulla liturgia regia nella Francia dei secoli X° - XIII° (C. Mercuri, universitą di Roma).
Nell'ambito delle iniziative culturali organizzate dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano spicca, tra ieri e domani, il convegno internazionale "Teologie politiche dei monoteismi. Rappresentazioni del divino e dinamiche del potere" a cura del Centro di alti studi in scienze religiose.
FABIO BIANCHI