Giovedì 28 Novembre 2002 - Libertà
Grazie all'ok della Fondazione prende quota Piacenza holding
Accordo Rizzi - Mazzocchi
Il Patto per Piacenza riparte con la fase operativa sotto la regia del coordinatore Augusto Rizzi. Ieri si riunito il comitato strategico per definizione le procedure per l'annunciato allargamento del comitato stesso e la rimessa a fuoco delle priorità di intervento progettuale rispetto alle conclusioni raggiunte nei mesi scorsi. L'ampliamento proposto da Rizzi farà posto a un rappresentante delle associazioni dei consumatori; uno della nuova Comunità montana (Val Tidone) aggiuntasi di recente; due rappresentanti dei giovani (uno del mondo universitario e uno di quello sub - universitario); due donne di espressione istituzionale (ossia indicate dagli organismi che hanno consigliere di pari opportunità). Ma per la messa a punto dei nominativi c'è tempo fino alla metà di dicembre, quando Rizzi conta di tornare a riunire il comitato strategico. Per quella data dovrà essere pronta anche la nuova composizione dei gruppi di progetto che sostituiranno gli otto in campo sin qui (non ne farà più parte chi non aveva partecipato ai lavori) e che scriveranno la griglia delle priorità progettuali per ciascun settore. E intorno a metà gennaio tutti saranno chiamati a dare gambe ai progetti portandoli alla fase esecutiva. Tra le novità emerse ieri, l'adesione della Fondazione di Piacenza e Vigevano a "Piacenza holding", una sorta di finanziaria composta da istituzioni, banche e grandi aziende, che intervenga a sostegno di imprese in difficoltà. Sul punto Rizzi ha trovato l'assenso del presidente della Fondazione, Gian Carlo Mazzocchi, anche perché non di tratterebbe di elargire aiuti a pioggia, ma solo alle realtà "garantite dal bollino del Patto per Piacenza".
(guro)