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Mercoledì 22 Gennaio 2003 - Libertà

Palazzo Enel, è sempre braccio di ferro

In bilico tra Conservatorio e Ricci Oddi: incontro in Comune con i capigruppo e gli assessori Calciati e Parenti. I genitori del "Nicolini": senza quello spazio la scuola chiuderà

"L'amministrazione deve prendere una posizione chiara, e vedere quali sono gli interessi della città. Del resto questa situazione per noi è penalizzante: se non si chiarisce il futuro del "Nicolini" i genitori non iscriveranno i ragazzi alla nostra scuola". Andrea Milani, presidente del consiglio d'istituto, e membro del comitato dei genitori ha chiarito bene la situazione in cui si trova il "Nicolini" durante un incontro che si è tenuto ieri sera nella sala consiglio del Comune, insieme ai capigruppo, agli assessori Giovanna Calciati e Stefano Pareti e al presidente del consiglio comunale Benedetto Ricciardi.
Argomento della serata l'ormai annoso problema della convivenza tra scuola media "Nicolini" e Galleria d'arte Ricci Oddi dopo la "frenata" della Fondazione, che ha rimesso in discussione questa soluzione, contenuta in una delibera d'indirizzo votata l'8 aprile 2002 dall'amministrazione guidata da Gianguido Guidotti. "Sono anni che stiamo aspettando il trasferimento: per la tipologia della nostra scuola è fondamentale essere inseriti nella struttura del Conservatorio - sottolinea Milani -. Per poter seguire le ore di lezione di strumento e di teoria musicale e di solfeggio, parte caratterizzante del loro corso di studi, si devono continuare a spostare dalla sede di via Gaspare Landi in Santa Franca: oltre ad essere scomodo è anche pericoloso". "Riunire i due istituti - prosegue Milani - oltre a venire incontro alla legge del '62 che prevede l'unicità strutturale della scuola media, e permetterebbe di far "crescere" anche il Conservatorio". Sulla convivenza con la galleria d'arte Milani è stato chiaro. "Non vogliamo contrapporci alla Galleria Ricci Oddi - spiega -. È fondamentale quanto il Conservatorio, ed entrambe possono coesistere. E' inammissibile però mettere sempre all'ultimo posto le esigenze dei ragazzi". Ad intervenire come portavoce del comitato dei genitori degli alunni del Nicolini anche Stefania Cherchi. "Non c'è nessuna controindicazione - dice - a far convivere arte figurativa e arte musicale, le verifiche tecniche di fattibilità effettuata dal sindaco dicono che questa soluzione è fattibile". La Fondazione, prosegue la Cherchi, non le ha impugnate, ma ha detto che esistono proposte migliori: "Noi abbiamo già esaminato - prosegue - le possibili alternative e queste sono state scartate perché non sono ottimali (si era parlato per esempio della San Vincenzo). Andare in altre scuole significa che il Nicolini non sarà mai annesso al Conservatorio. Non vogliamo più perdere tempo, non si può ricominciare a trovare un'altra sede, perché si è già provveduto in tal senso come si è potuto vedere dalla delibera di indirizzo votata dalla precedente amministrazione". I ragazzi sono gli unici ad avere qualcosa da perdere, anche perché, sottolinea Cherchi, i bambini si iscrivono adesso a scuola senza sapere ancora quale sarà il loro destino.

Paola Pinotti

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