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Sabato 2 Aprile 2005 - Libertà

La biografia dell'ex-leader della Fiat e dell'Rcs

Dalle macchine all'editoria, storia di un super-manager

"Quando l'ho intervistato potevo condividere o meno quello che Romiti diceva, ma l'ho sempre capito. Quando parlo con i politici, invece, spesso guardo il mio taccuino e mi fermo, perché non li comprendo. La chiarezza è un dovere di chi ha un ruolo pubblico". Così Giampaolo Pansa parla di Cesare Romiti nell'introduzione del libro-intervista "Questi anni alla Fiat". Un lungo racconto autobiografico che si dipana sul canovaccio di oltre mille domande in cui il manager presenta fatti e retroscena di 14 anni passati al vertice della prima azienda nazionale, dal 1974 al 1988. Quello stesso lucido e accattivante eloquio che ha caratterizzato l'intervento dell'ex-leader della Fiat e dell'Rcs, ospite alla Fondazione di Piacenza e Vigevano per il ventesimo appuntamento di "Testimoni del Tempo". Romiti ha parlato di economia e di globalizzazione, di imprese e di "miracolo italiano". Bacchettando un'Italia che "ha perso il gusto del rischio". Nato a Roma il 24 giugno 1923, tifosissimo della Roma, Cesare Romiti è uno dei manager italiani dal curriculum più prestigioso e sicuramente un grande protagonista della storia italiana recente. Per venticinque anni alla Fiat, attraversando gli anni del terrorismo e delle ristrutturazione, fino ad arrivare al mondo dell'editoria, alla guida della Rcs. Dopo esperienze ai vertici della Bpd, dell'Alitalia e dell'Italstat, arriva a Torino nel novembre del 1974, come direttore della centrale Finanza, pianificazione e controllo. Il 30 aprile del 1976 diventa amministratore delegato insieme con Umberto Agnelli e Carlo De Benedetti. E' però da solo al posto di comando il 14 ottobre 1980 quando, dopo 35 giorni di scioperi, quarantamila quadri scendono in piazza e convincono il sindacato ad accettare una massiccia riorganizzazione. Il potere di Romiti alla Fiat raddoppia nel 1988 (anno in cui dalla società esce Vittorio Ghidella) quando assume la carica di amministratore delegato anche della Fiat Auto, la principale controllata del gruppo. Con l'avvocato alla presidenza del gruppo e Romiti al timone operativo, la Fiat vive anni di grande crescita, alternando momenti di sviluppo a momenti difficili. Ed è al culmine dello sviluppo che arriva la prima ristrutturazione al vertice: Gianni Agnelli nel 1996, a 75 anni, lascia la presidenza del gruppo e ne diventa presidente onorario. Il testimone passa a Romiti e Paolo Cantarella, che sino a quel momento ha guidato il settore auto, diventa amministratore delegato. Nel giugno 1998 Romiti diventa presidente del gruppo editoriale Rcs Editori (Rizzoli Corriere della Sera), controllata al 100 per cento dalla finanziaria HdP (Holding di Partecipazioni Industriali). Cesare Romiti è oggi presidente della Fondazione Italia-Cina.

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