Domenica 12 Gennaio 2003 - Libertà
Nuove idee: un centro d'artigianato etnico, hospice per malati
I lavori del comitato strategico riunito a Palazzo Mercanti in vista della presentazione dei progetti "Patto", rush finale con sorprese
Si sono individuati, dunque, i progetti ritenuti più importanti tra gli oltre cinquanta stilati nella prima fase dei lavori del "Patto". Di alcuni si è già fatto cenno, altri se ne sono aggiunti. Rizzi ci dà alcune anticipazioni. Avvocato, allora? Siamo alla stretta finale: cosa emerge con più forza? "Gli otto relatori degli otto gruppi hanno svolto le loro relazioni sul lavoro fatto in merito ai progetti prioritari, la definizione di prioritario riguarda la fattibilità in termini relativamente brevi delle cose, ma anche progetti da farsi in tempi più lunghi che vanno comunque definiti". Può anticiparci alcune voci di quelle messe in cima all'elenco? "Sarebbero tante, posso citare, per le infrastrutture, il piano sulla fluidificazione del traffico privato e pubblico nel capoluogo, il secondo ponte sul Po. Per il primo ci sono tempi abbastanza stretti che il Comune si sta dando, nel secondo caso ci sono pure tempi piuttosto urgenti per definire il tracciato, ad esempio". E idee aggiuntive? "Io stesso ho presentato un'idea nuova nel settore degli interventi per extra-comunitari ma con ricadute sul turismo, proponendo un centro di artigianato etnico, aperto a chi abita anche fuori, per la produzione e la vendita di prodotti artigianali. Tra i diecimila immigrati che vivono a Piacenza e provincia, c'è una serie di etnìe ampie, sarebbe un modo per valorizzarle e fare un'operazione economicamente interessante, non mi pare ne esistano a livello nazionale. Ma è anche emersa la necessità in campo sociale di hospice per malati terminali". E l'operatività del Piano strategico? "I temi di fondo riguardano appunto chi fa che cosa, e il ruolo delle istituzioni, oltre al tema delle risorse. I problemi sono connessi perché le istituzioni pubbliche sono le fonti principali delle risorse, a parte la Fondazione. La voglia di stringere c'è". E' ricomposto lo scollamento tra "Patto" e istituzioni? "Io vedevo un ruolo più concreto e importante del Comitato strategico, comunque incontreremo le giunte provinciale e comunale la prossima settimana e lì vedremo il peso che ci spetta. Del resto, i gruppi di lavoro sono formati anche da assessori". pat.sof.
Tre ore fitte di discussione per mettere in fila tutti i progetti: culturali, sociali, infrastrutturali, economici, attraverso i quali Piacenza sogna il suo futuro, per crescere. Ieri mattina i membri del comitato strategico del "Patto per Piacenza" si sono ritrovati in via riservata a Palazzo Mercanti, per raccontarsi il lavoro fin qui fatto. Augusto Rizzi, coordinatore del progetto che lega istituzioni e società civile nel comune impegno di dare un miglior sviluppo alla comunità piacentina, ha relazionato di suo, e ha ascoltato e raccolto le idee degli otto tavoli tematici: saranno presentate il 25 gennaio alla città nella cornice della Cappella Ducale di Palazzo Farnese.