Venerdì 10 Gennaio 2003 -
In Fiera un polo ad alta tecnologia
L'assessore Elefanti, con Ferrari (MiNe), studia nuove destinazioni per l'ex centro per la meccatronica. Laboratorio per l'innovazione con Microsoft e Cisco
"Una sorta di cittadella della ricerca". Ne parla così l'assessore Marco Elefanti (sviluppo economico). Parla così del progetto che sta prendendo forma per trovare una destinazione di prestigio a quello che era nato come centro meccatronico, il padiglione nel nuovo quartiere fieristico di Le Mose che doveva essere dedicato a uno dei settori di eccellenza del sistema industriale piacentino, appunto la robotica applicata alla meccanica. L'idea è di farne una struttura per la ricerca e per la formazione, un centro di innovazione tecnologica che metta in stretto rapporto università e impresa. Non per niente Elefanti ci sta ragionando con docenti universitari come Domenico Ferrari, il curatore del MiNe (il master tutto new economy della Cattolica) e con giganti dell'informatica del calibro di Microsoft e Cisco system.
A Ferrari, in particolare, piacerebbe dare vita a un innovation lab, ha spiegato l'assessore, "un laboratorio dell'innovazione che metta insieme ricerca avanzata e imprese" e dove lo stesso MiNe potrebbe trovare sede. C'è la disponibilità, si diceva, di grossi gruppi internazionali: Cisco doterebbe la struttura della rete wireless (collegamenti senza fili), mentre Microsoft delle applicazioni informatiche. Pronta a intervenire anche la Fondazione di Piacenza e Vigevano, riferisce Elefanti, ma a guardare con attenzione alla cosa sono pure altre importanti imprese: la piacentina Jobs, ad esempio, che fornirebbe un contributo, mentre l'assessore si è rivolto a Ikea per gli arredi. Interessi molteplici, dunque, per un progetto che deve ancora assumere contorni precisi. Di certo c'è la necessità di dare completamento alla fisionomia del quartiere fieristico attribuendo una mission adeguata a una struttura importante, ma ancora orfana di destinazioni. Il padiglione che sorge a Le Mose, accanto a quello principale destinato all'attività espositiva della Fiera, è uno spazio ragguardevole: misura 1.100 metri quadrati ed è corredato di 12 aule attrezzate e già cablate con la fibra ottica. Era stato finanziato dalla Regione per diventare un centro per la meccatronica. Soluzione da tempo tramontata, così come l'ipotesi, avanzata nel mesi scorsi dall'ex presidente della Fiera, Carlo Berra (v. Libertà del 6 maggio 2002), di trasferirvi la sede di Tutor spa, la società partecipata dal Comune che si occupa di formazione professionale. "E' una bella struttura, ora va riempita di contenuti", considera Elefanti: Piacenza Expo, come si chiama oggi l'ente fiera, "metterebbe a disposizione l'immobile in comodato gratuito, mentre le spese di funzionamento sarebbero a carico degli utilizzatori". Un progetto, quello accarezzato dall'assessore, che dovrebbe dare valore aggiunto ai piani di rilancio di tutta Piacenza Expo, piani che entro gennaio saranno messi nero su bianco dal nuovo cda guidato dal presidente Silvio Bisotti.
Gustavo Roccella