Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Martedì 25 Febbraio 2003 - Libertà

"Una scuola nell'ex Enel? Troppo cara"

Il dossier - Le conclusioni dei tecnici incaricati dalla Fondazione per la verifica sul futuro dell'edificio. Gli architetti: difficile far convivere Nicolini e Ricci Oddi

"La soluzione più difficilmente proponibile per l'ex Palazzo Enel di via Santa Franca è quella relativa all'uso scolastico. Ad impedirlo sono problemi di natura tecnico-strutturale, ma anche i costi: per adibirlo a scuola si dovrebbero impegnare quasi 2 milioni e 300 mila euro, per recuperarlo invece a servizio della Ricci-Oddi un milione e 200 mila". È quanto si legge nelle conclusioni della voluminosa relazione tecnica firmata dagli architetti Enrico De Benedetti e Marcello Spigaroli nella quale vengono esaminate le due soluzioni possibili per l'utilizzo dell'edificio. Il documento è stato depositato ieri alla segreteria del sindaco per essere consegnato ai capigruppo del consiglio comunale. La bilancia, secondo quanto evidenziato dai due tecnici, pende dunque con decisione verso l'impiego degli spazi per l'ampliamento della Galleria d'arte.
La relazione segue passo dopo passo un percorso teso a fare la fotografia (visti i dettagli in cui entrano i due architetti si potrebbe dire la radiografia) dell'edificio. Si parte dalla storia della costruzione per passare poi alla descrizione dello stato di fatto e alle questioni di natura statica. Un capitolo di rilievo è quello dedicato alle servitù dell'immobile: un traliccio per la telefonia e di una cabina per l'energia elettrica, due impianti perfettamente funzionanti che attualmente, se mantenuti in questa forma, non sarebbero compatibili con attività pubbliche, né scolastiche né di altro tipo. E al documento sono allegate le misurazioni eseguite dall'Arpa relative ai due impianti. Si passa poi ad esaminare le ipotesi di destinazione d'uso e i relativi costi d'intervento. Vengono prese in considerazione nella prima soluzione la coesistenza nell'edificio della biblioteca del Conservatorio (al piano seminterrato), della scuola media Nicolini e del Coro Farnesiano (al piano rialzato), della sola Media Nicolini al primo piano e dei depositi della Ricci Oddi (al secondo piano). La seconda affida invece l'intero edificio alla Ricci Oddi con la seminterrato il deposito delle tele, dei libri del Conservatorio, oltre a documenti audio e video, al piano rialzato lo spazio mostre e promozioni arti visive, al primo piano le collezioni della Galleria d'arte e al secondo didattica integrata e sala consultazione documenti visivi e audio. La terza proposta infine prende in considerazione il recupero dell'edificio ex San Vincenzo come sede del Coro Farnesiano e del Nicolini. Questi i costi. La prima soluzione (Nicolini, Ricci Oddi e biblioteca Conservatorio) costerebbe 2 milioni e 281 mila euro, la seconda (galleria Ricci Oddi) comporterebbe una spesa di 1 milione 199 mila euro; l'onere per la terza (in San Vincenzo con Nicolini e Coro Farnesiano) è invece di 1 milione e 201 mila euro. È dunque chiaro la notevole differenza economica tra le due soluzioni proposte per quanto riguarda l'impiego del Palazzo ex Enel. Ma, come si evince dalla relazione, non è solo questione di costi: nel dossier si parla infatti anche di improponibilità, a norma di legge, di spazi che siano comuni alla scuola e altre funzioni e delle pregevoli caratteristiche architettoniche dell'edificio che pongono diversi problemi tecnici ad una ristrutturazione che comporterebbe l'inserimento del Nicolini nel Palazzo ex sede dell'Enel.

Fulvio Ferrari

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio