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Domenica 23 Febbraio 2003 - Libertà

E le malattie polmonari sono sempre più frequenti

L'allarme del primario di Pneumologia, dottor Bottrighi, al convegno "Ma che aria respiriamo?"

"Ma che aria respiriamo a Piacenza?": argomento quanto mai di attualità, quello affrontato ieri mattina all'auditorium della Fondazione nel convegno organizzato dall'Associazione dei Residenti nel Centro Storico. Tutti i relatori chiamati a intervenire sul rapporto salute - inquinamento atmosferico hanno concordato sulla necessità di attuare interventi strutturali, e non solo "rimedi tampone", come recita il sottotitolo del programma dell'incontro. Che il numero di malattie dell'apparato respiratorio in questi ultimi anni fosse in aumento è un dato già noto, ma l'elenco sciorinato dal dottor Piero Bottrighi, primario del reparto di Pneumologia di Piacenza, circa i ricoveri, attacchi di bronchite e di asma, per non parlare dei decessi, raccolti in 8 città campione in Italia assomiglia a un bollettino di guerra. "Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità in Europa muoiono precocemente circa 80 mila persone a causa dell'inquinamento da traffico - ha spiegato il dottor Bottrighi - senza contare il fatto che negli ultimi anni il rischio di contrarre il tumore ai polmoni è passato dal 9 al 33%". Per il dottor Bottrighi non occorre attendere ulteriori risultati: "Urgono provvedimenti drastici e definitivi, i palliativi servono a poco". Un consiglio ieri è stato chiesto a Nicola Cimmino, dirigente del settore Opere del Verde e Tutela dell'Ambiente del Comune di Bergamo. (La città lombarda è risultata essere 3° a livello nazionale nella classifica stilata da Legambiente, come ha spiegato il presidente dell'Associazione Residenti Centro Storico, Claudio Tagliaferri). "Credo siano necessari interventi strutturali. Come soluzione immediata, per tamponare le emergenze, i blocchi del traffico, e sulla lunga distanza una cambiamento radicale della mobilità. Il che significa - aggiunge Cimmino - incentivare l'uso di mezzi ecologici, a metano e a Gpl, per fare un esempio". Compito affidato a Sandro Fabbri, direttore di Arpa, fare una fotografia della qualità dell'aria di Piacenza. "In questi ultimi anni c'è stato un cambiamento nei tipi di inquinanti". E' ancora presto per dire se il 2003 sarà più "inquinato" del 2002, ma "le premesse non sono buone - e aggiunge - è un dato ormai certo che la responsabilità maggiore è del traffico veicolare". Quindi una mobilità più sostenibile, incentivare i mezzi pubblici, e far passare il trasporto delle merci da gomma a rotaia. "In ogni modo - conclude Fabbri - è necessario attuare strategie che tengano conto di tutte le variabili: auto, industrie e riscaldamento domestico". L'assessore all'Ambiente Pierangelo Carbone ha ricordato nuovamente i provvedimenti di "Liberiamo l'aria" messi in atto dall'amministrazione comunale, e le misure straordinarie da adottare come il blocco del traffico previsto per oggi: "Occorre un cambiamento di mentalità da parte delle persone, che devono essere disposte a lasciare a casa l'auto".

Paola Pinotti

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