Lunedì 17 Febbraio 2003 - Libertà
Con Lorella la solidarietà è una festa
Municipale - Ieri in scena l'appuntamento organizzato da Assofa e Trenta Ore per la Vita, la Cuccarini testimonial. Pomeriggio tra musica e recitazione, la diversità ha mille facce
Un'orchestra classica con disabili psichici tra i suoi musicisti? L'idea può lasciare increduli (e può magari destare sospetti tra chi sa come, nel panorama del coinvolgimento "terapeutico" di persone con handicap in attività di spettacolo, non sia tutto oro quello che luccica). Ma l'esibizione tenuta ieri pomeriggio al Municipale dall'Orchestra Sinfonica Esagramma, gruppo milanese diretto da Licia Sbattella e nato dall'esperienza di un laboratorio di musicoterapia destinato a ragazzi affetti da ritardi cognitivi, ha spazzato via ogni perplessità. Ragazzi down e autistici, in divisa da orchestrali e alle prese con strumenti musicali di vario genere (violini, violoncelli, metallofoni, timpani) siedono accanto a musicisti professionisti che, oltre a suonare le prime parti, danno gli "attacchi" ai loro giovani amici: e questi ultimi intervengono a tempo, con "azioni sonore" (colpi d'arco, percussioni, anche piccole frasi) che interagiscono con quelle dei loro accompagnatori trovando un senso nel contesto complessivo: a questo si arriva dopo un lungo, paziente percorso che porta questi giovani, ad appropriarsi di nuovi gesti, a padroneggiare nuovi suoni, a uscire dal proprio isolamento per comunicare con altre persone nella dimensione privilegiata della musica. Grazie alle sapienti rielaborazioni orchestrali che le rendono in grado di accogliere gli interventi dei ragazzi, musiche celeberrime come la Sinfonia dal nuovo mondo di Dvòrak e la Rapsodia in blu di Gershwin rimangono perfettamente riconoscibili pur acquistando una nuova, inaudita fisionomia. Questo commovente momento musicale è stato solo uno degli interventi che ieri al Municipale, nel corso dell'incontro-spettacolo Insieme per valorizzare ogni diversità, hanno mostrato in modo eloquente che i discorsi sulla "diversità come ricchezza" non sono vuote parole. Patrocinato da Comune, Provincia e Fondazione di Piacenza e Vigevano, l'evento era organizzato da Assofa (il sodalizio piacentino di servizio ai disabili e alle loro famiglie) e da Trenta Ore per la Vita, associazione protagonista dal '94 al 2001 di tante maratone benefiche in tv, che grazie a una raccolta fondi del '97 ha messo in grado l'Assofa di realizzare la nuova casa di accoglienza di Verano. E sul palco del Municipale, oltre al presidente di Assofa Giancarlo Bianchini e a quella di Trenta Ore Rita Tedesco, c'era il volto più noto di Trenta Ore per la Vita: Lorella Cuccarini, socia fondatrice del sodalizio nonché caso raro (e prezioso) di showgirl pensante e "impegnata", capace di parlare di handicap senza cadere in banalità. E, per quanta esperienza Lorella possa avere in fatto di spettacoli di varietà, forse poche volte nella sua vita le sarà capitata una "coreografia" galvanizzante come quella che ha inaugurato l'incontro di ieri: prima la proiezione di uno spezzone del video Memorie di un'amicizia, poi un saluto collettivo cantato e ballato dai ragazzi dell'Assofa con una gioia di vivere travolgente. Hanno condiviso col pubblico le loro riflessioni monsignor Enrico Colombo, presidente dell'istituto Sacra Famiglia di Milano, e Guenda Malvezzi, responsabile per l'Italia di Arca, la comunità internazionale fondata da Jean Venier per far vivere insieme i disabili e i cosiddetti "normali" ("E' uno scambio reciproco - ha detto Malvezzi - La gente, guardando le cose dall'esterno, può vedere quello che io do alla mia amica Lucia, ma non quello che Lucia dà a me"). E' stato chiamato alla ribalta anche il sindaco Roberto Reggi: "Già nei prossimi giorni - ha annunciato - inaugureremo finalmente un degno accesso per disabili al Municipio".
Ma i veri protagonisti dell'incontro, senza dubbio, sono stati "loro": due ragazzi autistici dell'Assofa, Manuela e Nicola, hanno composto messaggi per l'Anno Europeo del Disabile, indicando le lettere col dito su un supporto cartaceo; Paolo, spastico, ha pronunciato personalmente un messaggio intensissimo e commovente sulla "qualità della vita". E la conclusione di questa "maratona" è toccata a un'antologia dell'immaginoso e coloratissimo musical Il cantico dell'Uomo - L'avventura di una scelta, dedicato a San Francesco d'Assisi e portato in scena dal laboratorio Video Teatro Immagine dell'Assofa. A precederlo, la proiezione di un video letteralmente visionario realizzato dallo stesso gruppo e intitolato Come oro nascosto la luce nasce dal buio: La Metamorfosi Alchemica Della Materia Umana (simili metafore "esoteriche", va ricordato, non erano estranee ai discorsi dei grandi educatori che per primi presero a trattare i disabili come persone pari alle altre): un viaggio all'interno dell'universo che ogni persona racchiude in sé, con l'aspirazione a "trasformare in oro tutto quel che c'è dentro di noi" e a voler essere considerati "uomini, non uomini autistici, handicappati o qualcos'altro". "Come operate col vostro laboratorio di immagine?" chiede la Cuccarini. "Prima di tutto, volendoci bene" risponde la responsabile Lucia Bianchini.
Oliviero Marchesi