Mercoledì 12 Febbraio 2003 - Libertà
Nicolini, spunta il San Vincenzo
Palazzo Enel - Relazione tecnica della Fondazione: avanza un'alternativa per la scuola. E il sindaco fa un sopralluogo nell'edificio "conteso"
Stretta finale per l'ex Palazzo Enel di via Santa Franca. L'immobile - di proprietà della Fondazione - dovrebbe essere ceduto a breve in comodato al Comune, per farne che? Qui sta il nodo non ancora sciolto della destinazione, che potrebbe trasformarsi in una "trave" politica sulla strada dell'amministrazione Reggi (e magari un mezzo incidente diplomatico con la Fondazione) qualora si irrigidissero le posizioni sulla finalità del palazzo. Intanto rispunta la proposta della Fondazione di assegnare alla media Nicolini spazi nel collegio San Vincenzo. L'ultima novità riguarda poi il sopralluogo effettuato ieri dal sindaco Reggi con gli assessori Pareti e Calciati e il tecnico della Fondazione, Enrico De Benedetti. Una presa di contatto con l'immobile in attesa che la Fondazione presenti gli approfondimenti tecnici sull'edificio.
Venerdì dovrebbe tenersi un incontro fra il presidente della Fondazione Giancarlo Mazzocchi e il sindaco. Al momento non ci sono certezze sui contenuti della relazione tecnica (ormai pronta) e le possibili evoluzioni dopo la fiammata di discussioni che ci fu qualche settimana fa, con la discesa in campo dei fautori dell'utilizzo dell'immobile, chi favorevole a dar respiro all'adiacente Galleria d'arte Moderna "Ricci Oddi", chi invece a stabilire una convivenza con la scuola media "Nicolini". Circolano però indiscrezioni in ambiente comunale che farebbero pensare ad una formalizzazione della proposta, tutt'altro che nuova, da parte della Fondazione di destinare l'edificio di via Santa Franca come sede della Galleria Ricci Oddi, non risultando compatibile la convivenza di due istituzioni quali scuola e museo (mentre sarebbe compatibile la convivenza delle biblioteche del Conservatorio e della Galleria) e di assicurare invece alla media Nicolini una sistemazione adeguata, ricca di servizi scolastici e quindi appetibile nel Collegio San Vincenzo, tra via Scalabrini e via San Siro, vicinissimo alla sede del Conservatorio. Niente più che voci, s'intende, ma abbastanza accreditate. In giunta - è cosa stranota - sono emerse posizioni personali differenziate fra gli assessori, ad esempio fra Stefano Pareti, sostenitore del progetto Ricci Oddi, e Giovanna Calciati, partigiana della necessità di sanare quanto prima le attese del "Nicolini", itinerante da anni e ora approdata alla sede non fissa degli Ospizi Civili (ci sarebbe anche una memoria scritta firmata da Calciati e dall'assessore Gelmini indirizzata alla Fondazione). Il sindaco ha sempre dichiarato che avrebbe rimandato al consiglio comunale la decisione in merito, sulla base di un orientamento di giunta preso dopo aver avuto tra le mani, e quindi ponderato e valutato senza preclusioni, la proposta alternativa preannunciata dalla Fondazione. Ma se queste sono le indiscrezioni, ieri il sopraluogo di Reggi si è fatto a "bocce ferme", e senza che nessuno degli attori in causa abbia preso posizioni. Giusto una guardatina ai tre piani del palazzo per rendersi conto di come sono gli spazi (2.700 mq). E a Reggi abbiamo chiesto la sua impressione del luogo. "Lo conoscevo, ma non ricordavo i dipinti di Ricchetti, lo splendido soffitto, lo scalone". Il tour tecnico ha permesso anche di verificare alcuni aspetti sui carichi per i pavimenti e altro ancora. Pare che ci siano diversi interventi da fare, riferisce Reggi, indipendentemente dalla destinazione. E' stata esaminata anche la cabina elettrica, chiusa in una stanza, che svolge un ruolo "strategico" per la città nella conversione dell'energia elettrica a servizio di parte del centro storico. Andrà concordato con Enel il trasferimento, dice Reggi, e servirà del tempo, "ma non anni".
Patrizia Soffientini