Mercoledì 5 Febbraio 2003 - La Voce Nuova di Piacenza
Domani la presentazione della monografia sul giovane artista ZUCCONI, sculture di passione
"C'è una sorta di estremismo nell'animo umano, e quindi nell'arte, che nella scultura trova la sua realizzazione più assoluta". Sono queste le parole con cui il critico d'arte Alberto Agazzani, che sulla "Voce" del 12 gennaio scorso firmava una pagina dedicata al giovane scultore piacentino Christian Zucconi. Agazzani, insieme al professor Stefano Fugazza, direttore della Galleria Ricci Oddi, è coautore della monografia dedicata a Zucconi che sarà presentata (come avevano già anticipato) domani pomeriggio alle 17,30 nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via Sant'Eufemia 12). In attesa dell'incontro ripercorriamo così alcuni passaggi salienti dello scritto di Agazzani davanti alle "possenti e potenti creazioni" di questo scultore poco più che ventenne: "che pare cresciuto più alla virile e severa scuola di un maestro romanico e pre-rinascimentale che non a quella, più effeminata, scaltra, manierata e manierabile, di uno dei tanti decoratori, lattonieri o rigattieri à la page di cui la nostra contemporaneità, più o meno vicina, è infestata".
"Il caso di Christian Zucconi - scrive Fugazza - è il caso di un artista che non si è posto il problema del mezzo (video o fotografia o altro) con cui meglio aderire alla contemporaneità, semplicemente, obbedisce a una vocazione interiore troppo forte perché possa essere elusa. Dunque non gli importa essere attuale, essere moderno; egli deve, semplicemente, esprimersi col mezzo che sente consentaneo e che corrisponde a qualcosa di misterioso (e di imperioso). Correndo perfino il rischio di apparire, appunto, inattuale, perfino di essere scambiato per uno che, all'inizio del ventunesimo secolo, vuole - addirittura - rifare Michelangelo, riproporre l'epica lotta dell'artista toscano con il marmo dei suoi prigioni o delle sue figure allegoriche. Il fatto è che Zucconi non è persona capace di cedere a qualche calcolo o a qualche forma di accomodamento".
Artista di promettenti capacità e di spiccato furore artistico, Zucconi è stato notato dalla "Voce" fin dalla sua prima esposizione alla Rosso Tiziano (e un servizio a lui dedicato compare proprio sul primo numero di questo nostro quotidiano).
Un'ultima nota: a tutti gli intervenuti alla presentazione di domani sarà offerta un copi omaggio della monografia edita dalla Fondazione.