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Martedì 4 Febbraio 2003 - Libertà

"Ecco come sconfiggere gli attacchi di panico"

Affollata conferenza del naturopata Alfano alla Fondazione di Piacenza e Vigevano

Riuscire a superare l'ansia o la fobia o il senso di rabbia che si prova di fronte al capoufficio? Combattere gli attacchi di panico che assalgono di fronte ad una situazione difficile? Per eliminare questi stati d'animo negativi basta interrompere i meccanismi che li innescano all'interno del cervello. Parola di Rosario Alfano, naturopata e programmatore neurolinguista, protagonista ormai rinomato di alcune serate all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Questa volta la conferenza - che ha fatto nuovamente registrare il tutto esaurito in sala, con poco meno di 200 spettatori - ha posto l'attenzione su una straordinaria e innovativa tecnica, in grado di curare ed eliminare l'ansia e gli attacchi di panico senza ricorrere ai farmaci o alla psicanalisi. Il principio su cui si basa il procedimento, in realtà, è molto semplice: con un approccio alternativo si può infatti riuscire a interrompere i meccanismi negativi che si innescano nella nostra mente e che generano la paura e le fobie. La tecnica è denominata "programmazione neurolinguistica". Durante la conferenza organizzata dalla sezione comunale di Piacenza dell'Aido e da Lifenergy, Alfano ha illustrato il sistema con cui vengono "acquisite e registrate", nel cervello, le situazioni negative. Le fobie, in sostanza, sarebbero un elemento che apprendiamo e che innesca un procedimento. La programmazione neurolinguistica si propone, dunque, di scandagliare i meccanismi della mente e di interrompere gli automatismi che s'instaurano e generano ansie. "Le paure o gli attacchi di panico sono in genere associati ad un luogo, un oggetto o una circostanza: non appena ci si ripresenta, il nostro cervello crea uno stimolo che riproduce in maniera esatta, come un computer, le sensazioni sgradevoli avvertite la prima volta". Con la collaborazione di una donna presente tra il pubblico, Alfano ha quindi potuto dimostrare l'efficacia del metodo: si tratta infatti, sapendo come nasce il processo, di intervenire con tecniche di visualizzazione e verbalizzazione per bloccare i collegamenti, nel cervello, tra l'esperienza passata e lo stimolo esterno che la produce. La signora, dopo cinque minuti di esercizi, ha dichiarato di aver cambiato stato d'animo. Anche l'intera platea, dopo questo "esperimento iniziale", ha potuto provare le brezza di associare ad una situazione negativa un sentimento diverso dalla paura. Pensando al proprio capoufficio o ad altre persone o situazioni che temevano, i presenti sono riusciti a modificare il meccanismo e a provare sensazioni di divertimento. Durante la serata è intervenuto Giuseppe Mizzi (Aido), che ha raccontato la propria esperienza di persona che ha ricevuto un organo. "Il segreto e la miglior medicina - ha detto - sono la voglia di vivere".

(s.b.)

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