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Sabato 29 Marzo 2003 - Libertà

A Tomassini il Premio della Critica

Teatro - Il regista piacentino tra i vincitori con la Lazzarini, Servillo, "Naufragi di Don Chisciotte". Nell'ambito del teatro di ricerca per Il Ventaglio con la Filo

La notizia è da ieri ufficiale. Tra i premi della Critica per la stagione teatrale 2002, assegnati ogni anno dall'Anct, l'Associazione nazionale che raccoglie i critici di teatro italiani, figura anche il nome di Stefano Tomassini. Il regista piacentino ha meritato il premio nell'ambito del teatro di ricerca e riceverà il riconoscimento grazie al progetto del Ventaglio goldoniano prodotto dalla Società Filodrammatica Piacentina e andato in scena nell'ottobre scorso con gran successo all'ex Centrale dell'Enel. La cerimonia di consegna del Premio, il più prestigioso in ambito teatrale con i Premi Ubu, si svolgerà a Trieste il 7 aprile. I premiati saranno ospiti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in occasione del debutto de La mostra, novità teatrale di Claudio Magris che fu tra i premi l'anno scorso. Tomassini sarà in buona compagnia a Trieste in quanto molti nomi del gotha teatrale italiano figurano nell'elenco dei premiati. Spettacolo dell'anno è infatti risultato Sabato, domenica e lunedì di Eduardo De Filippo con la regia di Toni Servillo e l'interpretazione di Anna Bonaiuto. Per le produzioni attente ai segnali del giovane teatro italiano (porduzione, regia, nuovo autore) si è imposto Naufragi di Don Chisciotte prodotto dal Teatro Out Off di Milano, testo dell'emergente Massimo Bavastro, regia di Lorenzo Loris (tra l'altro lo spettacolo sarà proprio in scena domani sera al Capitol di Fiorenzuola nell'ambito della stagione del "Verdi"). Nella lista dei migliori attori il premio è andato a Giulia Lazzarini (per Erano tutti miei figli, visto al Municipale) e Roberto Herlitzka (per un complesso di lavori che vanno da Sofocle a Kleist), e a una terna di attori delle generazioni più recenti come Daniela Giovanetti (per Pallido oggetto del desiderio di Arias), Luca Lazzareschi (attor giovane in Erano tutti miei figli) e Manuela Mandracchia (quest'ultima soprattutto per Amor nello specchio di Andreini con la regia di Ronconi). Tra i premiati anche Remondi & Caporossi, storico sodalizio dell'avanguardia teatrale, con Sotterraneo, il Teatro istriano di Rieka, la giovane compagnia Scena Verticale, organizzatrice di uno tra i festival più interessanti del Sud, quello di Castrovillari, Gigio Brunello e Gyula Molnar per il teatro di figura (Macbeth all'improvviso dramma per burattini), il musicista Germano Mazzocchetti, il fotografo di scena Maurizio Buscarino, Gigi Cristoforetti, organizzatore del Festival del nuovo Circo di Brescia, e tra gli studiosi, Fausto Malcovati, esperto di letteratura russa (fondamentali i suoi lavori su Stanislavskij e Mejerchol'd). Dunque anche Piacenza si affaccia alla ribalta nazionale con un premio prestigioso che sottolinea una collaborazione produttiva (Tomassini e Filo) che in questi anni ha dato ottimi risultati. Il regista piacentino ovviamente è felicissimo per la notizia. "Un premio - dice Tomassini - che va a sottolineare soprattutto il potenziale produttivo che abbiamo potuto esprimere in questi anni e che è culminato con Il ventaglio goldoniano. Che fosse alla Tavernetta della Filo, nel cortile del Farnese o all'ex Centrale dell'Enel, al di là del rilievo artistico (tutto può essere discutibile), ciò che per me ha contato è stato poter fare vero teatro di sperimentazione, allargare i confini della disseminazione teatrale in spazi nuovi e perciò affascinanti. Credo che questa sia la strada da seguire anche per il futuro. Ma soprattutto credo che il premio vada idealmente diviso con i ragazzi della Filo che, crescendo costantemente in questi anni, nel Ventaglio hanno raggiunto esiti formali di estremo interesse". Felice per questo premio "indiretto" anche il presidente della Filo Davide Cetti. "Penso che Il ventaglio sia stato la goccia che ha fatto "traboccare il vaso". Determinati risultati li abbiamo potuti raggiungere innanzitutto grazie al lavoro di preparazione che i nostri attori hanno potuto effettuare collaborando con Tomassini di Infidi Lumi. E quando si è trattato di sostenere progetti produttivi complessi come l'allestimento del Ventaglio all'ex Centrale dell'Enel, il riconoscimento artistico di Tomassini con la storia, lontana e recente, della Società Filodrammatica Piacentina, hanno avuto un peso nel dialogo con le istituzioni locali. Da parte nostra era un'occasione da prendere e che abbiamo colto al volo. E qui mi sento di ringraziare proprio le istituzioni locali e i vari enti che hanno creduto in questo progetto: dal Comune alla Provincia, dal Municipale all'Enel fino alla Fondazione di Piacenza e Vigevano".

Alfredo Tenni

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