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Martedì 11 Marzo 2003 - Libertà

L'invasione degli aspiranti reporter "Redazione di qualità" parla giovane

Giornali studenteschi, convegno interregionale all'auditorium della Fondazione

In poche occasioni è capitato di vedere l'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano così pieno di ragazzi, come durante il convegno interregionale tenutosi ieri "Per una redazione di qualità", appuntamento dedicato alla stampa studentesca giunto quest'anno alla decima edizione organizzato all'équipe provinciale di coordinamento delle testate studentesche, guidato dal professor Giancarlo Schenardi, e da Gianluca Croce. Circa 230 i ragazzi provenienti da Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Toscana, che hanno letteralmente invaso non solo l'auditorium, ma tutta la città con il loro entusiasmo, i loro progetti, e la loro voglia di fare informazione. A fare gli onori di casa ieri i ragazzi piacentini, settanta in tutto i rappresentati delle 13 testate studentesche di Piacenza. Durante la mattinata si è tenuto il primo momento di confronto durante il quale alcune redazioni di aspiranti giornalisti hanno illustrato i prodotti delle proprie fatiche: Zai.net, rivista telematica nazionale gestita dalle scuole, Metagiò, rivista telematica di Brescia, seguita da diversi istituti di Torino, Parma e Tortona.
Non poteva mancare anche una rappresentanza piacentina, con il liceo artistico "Cassinari" e l'istituto tecnico "Tramello". A dare una testimonianza di come il virus che fa scoppiare febbre per la professione più bella del mondo, colpisca precocemente, in tenera età, tra lavagne e cancellini, il capocronista del Corriere della Sera Gian Giacomo Schiavi: "La colpa è sempre di una professoressa di lettere, nel mio caso è stata una maestra". Sempre dal super esperto della giornata sono arrivati complimenti per il lavoro svolto: "Sono rimasto sorpreso dalla capacità di sintesi e dal gusto grafico che avete dimostrato - ha detto alla platea strapiena di ragazzi - e mi propongo come collaboratore di Zai.net". Schiavi ha inoltre sottolineato lo scarso appeal che i giornali istituzionali possono avere sui giovani ("Troppo polverosi") e la scarsa capacità di saperli descrivere, mentre i ragazzi sanno rendere meglio lo spaccato della loro vita. Non poteva mancare un ricordo sull'esperienza vissuta a Libertà, dove Schiavi ha iniziato a scrivere nel 1976: "Lì ho imparato uno spirito di gruppo che mi porto ancora dentro". Tra le altre vittime di questa passione colpevole, il giornalista di Libertà Federico Frighi, "ammalatosi" di giornalismo proprio dirigendo il "Buco", e sempre il glorioso giornalino del liceo scientifico Respighi, nato negli anni Quaranta, che attraverso il professor Stefano Costi ha fornito testimonianza della propria memoria collettiva. Dopo aver ricevuto i saluti dell'assessore alla Formazione Giovanna Calciati, e del segretario della Fondazione Alessandro Lunati, il gruppo dei cronisti in erba si è trasferito alla sede dell'Itis Marconi, dove i lavori sono proseguiti nel pomeriggio. A fare da guida durante la trasferta gli studenti dell'istituto "Casali", che per l'occasione hanno studiato due itinerari differenti per mostrare ai propri colleghi le bellezze della nostra città.

Paola Pinotti

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