Venerdì 25 Aprile 2003 - Libertà
Una copia in bronzo donata dall'autore al sindaco
Realizzato da Luigi Rossetti. Alessandro Farnese in miniatura "biglietto da visita" della città?
Un calco in miniatura di Alessandro Farnese è stato donato l'altro giorno al sindaco Roberti Reggi da Luigi Rossetti, modellista e autore della singolare opera. L'autore era accompagnato dall'assessore alla Cultura, Stefano Pareti. La riproduzione di Alessandro Farnese è in scala 1:20, fusa in metallo bianco e riprende le proporzioni e l'effetto dinamico dell'opera del Mochi. Si tratta di un lavoro particolare, messo a punto da questo modellista piacentino - che attualmente sta lavorando alla riproduzione in miniatura di un modello di Alfa Romeo degli anni Cinquanta - in cui le masse del cavaliere e del cavallo, sono bilanciate e compongono una miniatura aggraziata. Anche la lavorazione con increspature e dettagli realistici è pregevole, anzi, stimola all'osservazione e alla ricerca del riscontro nell'originale. La riproduzione, quindi, è stata rispettosa nel modello originale e al tempo stesso sublime e ne ha ripreso le parti essenziali senza banalizzarle e può proporsi come la metafora dell'immagine della nostra città. "Nel 1999 ero stato chiamato dall'allora direttore dei musei di Palazzo Farnese, Stefano Pronti - spiega Luigi Rossetti - che mi chiese di fare uno studio di fattibilità di quanto sarebbe costato un plastico di circa sedici metri quadrati del Palazzo Farnese. L'idea, purtroppo, tramontò ancor prima di nascere per mancanza di sponsor. Ma durante questi incontri con il direttore del Museo parlammo anche della possibilità di realizzare un'opera in miniatura che potesse rappresentare, in occasioni importanti, una sorta di "biglietto da visita" di Piacenza. E fu proprio lui a suggerirmi di riprodurre una delle due statue equestri del Mochi. Era un'opera impegnativa, soprattutto in considerazione del fatto che io non sono uno scultore. Chiesi aiuto ad alcuni amici. Prima di tutto un maestro di fonderia che mi spiegò come si poteva "scomporre" la statua in tanti pezzi (in effetti il modello è composto da diciotto parti saldate e assemblate tra di loro). Interpellai perfino un amico veterinario per "studiare" la muscolatura del destriero.Ci ho impiegato quasi un anno, ma alla fine ce l'ho fatta. Ne ho realizzate un centinaio di copie di cui circa la metà sono state già acquistate dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e dall'Unione Commercianti. Nei giorni scorsi ho deciso di donarne una copia a Roberto Reggi, che conosco e stimo (assieme al padre) da molto prima che diventasse sindaco. Il mio augurio è che intraveda in quest'opera la possibilità di farne, come dicevo, una sorta di "biglietto da visita" della città".
(red.cro.)