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Giovedì 24 Aprile 2003 - Libertà

Panorama arte e la lezione pittorica del Parmigianino

Presentato alla Fondazione il nuovo numero della rivista piacentina

Se è dei quotidiani il sistematico approfondimento dei maggiori avvenimenti giornalieri per informare pubblico e lettori sulle principali novità, le riviste debbono, viceversa, riflettere su argomenti di maggior respiro, per la caratteristica periodicità proporre tematiche di più alta specializzazione, ospitare il dibattito e l'informazione erudita contro dettaglio ed immediatezza. E tra le numerose riviste pubblicate nella nostra città spicca "Panorama arte", trimestrale d'arte e cultura il cui numero 15 è stato nei giorni scorsi presentato alla Fondazione di Piacenza e Vigevano da Ferdinando Arisi, storico d'arte, Stefano Fugazza anch'egli storico d'arte nonché direttore della galleria d'arte moderna Ricci Oddi, Matteo Maria Maj, editore della rivista stessa ed Alessandra Toscani, manager di eventi culturali, moderatore Vladimiro Poggi. In questi ultimi decenni le riviste - memori di una grande tradizione storica e di un incredibile retaggio culturale iniziato nel '700, rinvigorito nell'800 e definitivamente consacrato nel '900 soprattutto tra le guerre mondiali - hanno acquistato ampio spazio e straordinario spessore disciplinare diventando, per singolare concentrazione di sforzi e coerenza di idee, punto di raccolta di tutte quelle istanze culturali che la foliazione quotidiana delle varie testate, anche nazionali, non è più in grado di sopportare nonostante la differenziazione e l'implicito arricchimento (oltre gli elzeviri inserti, supplementi …..). "Panorama arte" per Piacenza rappresenta riferimento obbligato per numero di interventi e qualità di ricerche al punto di aver raggiunto l'ottavo anno consecutivo con prospettive sempre più ambiziose. I vari intervenuti hanno sinteticamente illustrato finalità e scopo della pubblicazione e, soprattutto, ricordato l'importanza nella storia dell'arte italiana della complessa figura del Parmigianino di cui è in corso un'interessantissima mostra fra Parma, Fontanellato e Casalmaggiore. Matteo Maria Maj ha sottolineato come la rivista intenda ospitare non solo arte moderna ma anche approfondimenti su altre forme d'arte, illustrazione per esempio perché intenzione preminente è fornire un prodotto editoriale ricco ed eterogeneo con ampi spazi dedicati alle più importanti iniziative in corso, come per esempio la mostra sul Parmigianino su cui si è a lungo soffermato Ferdinando Arisi che ha brillantemente ricostruito esordi del grande pittore, difficoltà del contesto in cui operava e, di riflesso, le travagliate vicissitudini famigliari e private che l'accompagnarono nel corso della breve esistenza. Quindi anche Stefano Fugazza ha ricordato modernità ed attualità della straordinaria lezione pittorica del Parmigianino singolarmente vicina alla pittura simbolista di fine Ottocento largamente rappresentata alla galleria Ricci Oddi. Infine Alessandra Toscani, anch'essa riflettendo sul Parmigianino, ha sottolineato completezza ed originalità della mostra su un artista straordinariamente dotato che seppe, nel giro di pochi anni, ridefinire la cultura figurativa italiana con agganci frequenti e suggestivi ad un mondo extrartistico, alchemico e visionario.

f.bia.

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