Venerdì 18 Aprile 2003 - Libertà
Coward in San Matteo il 29 e 30
Tornano gli Imperfect Speakers. Quei brevi amori alla stazione
Come è ormai tradizione anche quest'anno la compagnia teatrale The Imperfect Speakers, nata sulle basi dell'esperienza scolastica al Liceo "Gioia" e cresciuta grazie alla passione del suo fondatore Ugo Bruschi, torna in scena a Piacenza, martedì 29 e mercoledì 30 in San Matteo, sempre con inizio alle 21.30, e con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Propone in lingua originale (con sopratitoli in italiano) Still Life (Breve incontro) di Noël Coward. Il celeberrimo testo di uno dei commediografi più prolifici ed efficaci del Novecento è affidato all'interpretazione di: Elena Plessi (Laura Jesson), Paolo Stabellini (Alec Harvey), Nadia Beghi (Myrtle Bagot), Gloria Rossi (Beryl Waters), Marco Solenghi (Albert Godby), Andrea Canepari (Stanley), Elena De Maria (Dolly Messiter), Alessandra Sogni (Mildred), Valter Carini (Bill) e Andrea Perini (Johnnie). La regia è di Ugo Bruschi, le coreografie di Annalisa Scrivani, ideazione della scenografia di Andrea Canepari e Matteo Ziliani, colonna sonora a cura di Pierangelo Bertoletti, luci a cura di Valter Carini e Matteo Stabellini, fonico Luca Stabellini, addetta ai sopratitoli Annarita Terlizzi, consulenza linguistica del professor Marco Rispoli, grafica di Andrea Canepari. Still Life è un testo anomalo per Coward. In questa breve pièce, infatti, più che la consueta commedia spensierata, costruita soprattutto sul dialogo e sul gioco brillante, è importante la costruzione psicologica dei personaggi e di un ambiente. Già il titolo è significativo: "still life" vuol dire tanto "natura morta" che, letteralmente, "vita ferma". Qui siamo ad una stazione ferroviaria dell'Inghilterra di fine anni Trenta. C'è nebbia. Il fumo dei treni a vapore, il fischio stridulo dei locomotori, una folla anonima che passa e vive al ritmo di questi treni, al loro continuo andare e venire in una sorta di anonima liturgia. Così in questo caffè di una stazione qualunque persone qualunque vivono storie forse banali, ma al tempo stesso sognate. Tra tutte, sentiremo con vivezza nella vicenda principale, la sensazione del breve incontro, dolce quanto straziante che cambia la vita di due "brave persone": Laura e Alec. Ma, intorno a queste, così come alle altre vicende che animano il testo (ad esempio l'autoritaria Myrtle, proprietaria del caffè che gestisce con intelligenza il corteggiamento dell'ingenuo ferroviere Albert, mentre la sognante cameriera Beryl è alle prese con il mercuriale Stanley) che per un attimo vediamo inquadrate dinanzi a noi, l'esistenza del mondo proseguirà.
r. s.