Mercoledì 16 Aprile 2003 - Libertà
Dal Rigoletto di Bellocchio all'Aida di Zeffirelli
Il programma - In calendario anche la "Messa da Requiem" diretta da Rostropovich e un'opera di Nicolini. Spettacoli anche in Fiera, 7 produzioni e con Pier'Alli e Pizzi stagione di super registi
Con le 20 rappresentazioni in programma per la stagione 2003-2004, la programmazione lirica del Municipale (che, con la nuova gestione musicale affidata alla Fondazione Toscanini, ha acquistato la nuova denominazione di Teatro delle Terre Verdiane) raddoppierà da un anno all'altro il numero degli spettacoli. Sette i titoli in cartellone, con tre recite per ciascuno (eccezion fatta per quell'evento "straordinario" che saranno le due recite del Ballo in maschera alle Fiere di Piacenza) e con Giuseppe Verdi a fare, programmaticamente, la parte del leone: ben cinque allestimenti su sette sotto il segno del Maestro di Sant'Agata, più un'opera pucciniana di grandissimo repertorio come Madama Butterfly e un omaggio al compositore piacentino Giuseppe Nicolini. Ancora non è stato fissato il cast dei diversi allestimenti: sono già noti - e celebri - i nomi dei registi (Franco Zeffirelli per l'Aida che andrà in scena dopo Natale, il piacentino Marco Bellocchio per il Rigoletto di marzo), ma non ancora quelli dei direttori d'orchestra, tolto il sommo violoncellista Mstislav Rostropovich che salirà sul podio per dirigere la Messa da Requiem. Ma ecco, qui di seguito, i dettagli. L'inaugurazione avverrà il 21 ottobre, repliche 23 e 26 con la rappresentazione di un'opera di rara esecuzione come Aroldo di Verdi. Rifacimento ambientato all'epoca delle Crociate di una precedente opera verdiana (ovvero quello Stiffelio già ripreso al Municipale poche stagioni fa), Aroldo fu la sola creazione verdiana a vedere la luce nella nostra regione: tenne a battesimo con successo il Teatro Nuovo Comunale di Rimini il 16 agosto 1857 (e lo ritroviamo a Piacenza già l'anno dopo: inaugurò il Carnevale 1858-59 del Teatro Comunitativo, come allora si chiamava il nostro Municipale). A firmare l'allestimento - una nuova produzione - sarà un grande stilista della regia lirica come Pier Luigi Pizzi. L'Aida che verrà rappresentata nel periodo natalizio (27 dicembre, con repliche il 28 e il 1° gennaio 2004) è invece un "ripescaggio" della fortunatissima messa in scena di Franco Zeffirelli che ha debuttato il 27 gennaio 2001 al Teatro Verdi di Busseto e a tutt'oggi ha raggiunto il traguardo delle 100 repliche. Certamente singolare è lo spettacolo che andrà in scena il 10 gennaio 2004 (repliche l'11 e il 13 gennaio): Rostropovich dirigerà la Messa da Requiem, sublime capolavoro sacro di Verdi, che in luogo dell'abituale esecuzione in forma di concerto conoscerà una vera e propria rappresentazione scenica curata da Pier'Alli, altro nome importante della regia lirica contemporanea. Il carnevale del 2004 vedrà la programmazione lirica uscire dal "luogo deputato" del Municipale per fare la propria apparizione, a sorpresa, nel quartiere fieristico, dove il 27 febbraio (con replica il 29) sarà rappresentato un nuovo allestimento, firmato ancora da Pizzi, del verdiano Un ballo in maschera: una delle due recite sarà rivolta a un pubblico di bambini. Si ritornerà al Municipale il 19 marzo (con repliche il 22 e il 24) per un altro caposaldo del repertorio verdiano più popolare: il Rigoletto, in una messa in scena curata dal grande cineasta piacentino Marco Bellocchio. Particolarmente interessante, in questo caso, il "retroscena creativo": già tre anni fa il regista di I pugni in tasca e L'ora di religione (che ha celebrato la sua riconciliazione con Piacenza e la sua tradizione lirica nel cortometraggio Addio del passato, presentato l'anno scorso alla Mostra del Cinema di Venezia) rivelava a Libertà il suo desiderio di girare un film ispirato a quest'opera. Dopo tanto Verdi, ecco Puccini: il 2 aprile (repliche il 4 e il 6) andrà in scena Madama Butterfly, coprodotta con gli altri teatri del circuito lirico emiliano in occasione del centenario della "prima" scaligera del 17 febbraio 1904. La stagione si concluderà il 14, 16, 18 maggio 2004 con un omaggio a Giuseppe Nicolini, il compositore piacentino del Settecento cui è intitolato il nostro Conservatorio (che collaborerà all'allestimento): un titolo scelto nella copiosa produzione lirica di Nicolini (si tratterà verosimilmente di un'opera buffa) sarà portato in scena, per la prima volta in tempi moderni, da giovani cantanti selezionati da un corso di formazione finanziato dalla Provincia e trasformato in laboratorio sotto la direzione del grande basso Enzo Dara, che curerà anche la regia. Di quest'opera, per l'occasione, verrà editata l'edizione critica.
(o. mar.)