Giovedì 3 Aprile 2003 - Libertà
Temi che scottano: sicurezza, viabilità e nuove aree
Le organizzazioni di categoria, preoccupate, chiedono alle istituzioni maggiore attenzione
C'è preoccupazione, tra gli artigiani piacentini, sulle loro prospettive. A parte una cornice generale che non lascia molto spazio all'ottimismo, vi sono alcuni aspetti della realtà locale rispetto ai quali questo importante comparto dell'economia chiede una più decisa azione da parte delle istituzioni. In particolare vengono sottolineati il problema della "mobilità", intesa come infrastrutture viarie, fluidificazione del traffico e, soprattutto a Piacenza, il problema dei blocchi antismog, tutela dell'imprenditoria locale rispetto all'aggressività con la quale importanti gruppi si stanno inserendo sul mercato locale.
La sicurezza, nel senso di un'azione più efficace per fronteggiare gli episodi di criminalità che, soprattutto negli ultimi tempi, hanno interessato zone ed aree artigianali. "Archiviamo un 2002 non positivo - afferma a questo proposito Ernesto Badovini, Presidente di Cna - un anno nel quale abbiamo registrato essenzialmente una contrazione di fatturato e anche una difficoltà nei pagamenti, anche se il comparto artigianato è uno dei pochi settori che ha resistito alla recessione. E questo, a mio giudizio, a dimostrazione che artigianato e piccola impresa sono davvero i pilastri dell'economia, due punti di forza da non trascurare". "L'artigianato è stato al centro di un profondo cambiamento - aggiunge Alberto Bottazzi, Direttore della Libera artigiani - una volta l'artigiano si basava sulle sue personali capacità manuali, oggi si assiste spesso alla nascita di imprese artigiane come risposta alla disoccupazione giovanile. Ci troviamo di fronte a realtà destrutturate, con impieghi minimi di capitale e di conseguenza con scarse possibilità di successo. Dal punto di vista locale, poi, alcuni problemi sono tuttora in attesa di soluzione, pensiamo a tutto ciò che attiene alla mobilità sia interna che d'accesso alla città. Pensiamo alle esigenze dell'economia sul fronte delle infrastrutture, alla necessità di poter avere aree a basso prezzo, pensiamo a cosa può succedere, in prospettiva, all'imprenditoria locale, a fronte dei progetti sulla logistica ed all'ingresso di grandi gruppi nazionali ed europei. Noi ci riconosciamo, ed abbiamo lavorato per questo, nel Patto per Piacenza. Lì si trovano le proposte per risolvere molti dei problemi sottolineati. Ma non si tratta solo di guardare alle grandi cose, dobbiamo pensare anche alle piccole, a quel quotidiano che rischia di assillare l'artigiano alle prese con targhe alterne, multe, perdite di tempo per consegne e relazioni con i clienti. Tutto questo si risolve in un notevole aumento di costi". "Da tante parti si evidenzia la continua crescita del numero delle imprese artigiane. Questo è tuttavia un dato numerico, fuorviante che ingenera l'illusione di un artigianato fiorente. La realtà è diversa - interviene in proposito il Presidente dell'Unione provinciale artigiani Pietro Bragalini - Da un più attento esame si può facilmente evidenziare che il saldo attivo per le imprese artigiane si verifica nel settore dell'edilizia,e che l' incremento si riferisce a soggetti extracomunitari il più delle volte operanti come ditte individuali, in attesa di essere assunti . Imprese soggette a rapida mortalità. In breve, la maggior parte delle nuove imprese sono inidonee a costituire quel tessuto di imprenditorialità che può essere definito artigianale. C'è un gran bisogno di formazione, soprattutto per i giovani. Tant'è che noi, insieme alla Libera, all'Associazione Industriali e con la Fondazione di Piacenza e Vigevano stiamo avviando, per il secondo anno, a Cortemaggiore, un corso per addetti nei settori della meccanica, dell'elettronica e dell'elettrotecnica. Dei dodici partecipanti dell'anno scorso, ben nove sono stati immediatamente inseriti nelle aziende". Problemi per affrontare i quali "Casartigiani" propone l'istituzione di un vero e proprio comitato solo per l'artigianato. "Per valorizzare l'artigianato e rafforzare gli interventi a suo favore - afferma il Presidente Fausto Agosti - può essere utile l'idea di un tavolo comune con gli Enti locali, forze imprenditoriali, Associazioni sindacali con la costituzione di un comitato solo per l'artigianato, da non confondere con altri contenitori in cui sono presenti artigianato, industria, commercio, agricoltura e terziario".
Giovanna Palladini