Mercoledì 28 Maggio 2003 - Libertà
Pianello raccolta la storia della Valtidone
Incontro alla Fondazione di Piacenza e Vigevano con l'autrice Elena Grossetti. Una ricerca sul periodo romano con l'analisi di diversi reperti
Piacenza - "La cultura storica ha il fine di serbare viva la coscienza che la società umana ha del proprio passato, cioè del suo presente, cioè di sé stessa" (Benedetto Croce). E l'archeologia non è soltanto riscoperta del passato ma esplorazione di noi stessi, dei nostri ideali nella progressiva riappropriazione della realtà esterna. L'antichissima urbanizzazione del territorio piacentino ha permesso cospicui ritrovamenti di reperti del periodo politicamente più significativo, la gloriosa epopea romana. Ieri, alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, presentazione di "L'abitato di Pianello nel quadro del popolamento romano della Valtidone", tesi di specializzazione della piacentina Elena Grossetti, importante testo di ricerca ed approfondimento critico su uno dei siti archeologicamente più interessanti e suggestivi del Piacentino.
Tra i moderatori Vittorio Anelli, assessore alla cultura della Provincia di Piacenza e Monica Miari, funzionaria della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna. Omaggio al febbrile lavoro di gruppo condotto dai volontari dell'Associazione archeologica Pandora di Pianello in stretto rapporto con le competenti istituzioni, il testo di Grossetti dimostra come l'archeologia sia non soltanto prerogativa accademica ma, al contrario, sapere diffuso, dimensione della nostra esistenza potenzialmente accessibile a tutti, patrimonio collettivo che da secoli attende, paziente, una valorizzazione.
Lodevole il contributo di questi volontari perché in grado di compensare carenze istituzionali, contrastare speculazione privata, ridare ai reperti ruolo centrale nel processo culturale. Nel volume ricostruzione del quadro storico, dettagliata descrizione della Valtidone, quindi dell'abitato di Pianello al tempo della massima espansione romana. Infine illustrazione dei materiali ritrovati, selezionati e conservati nel Museo archeologico della Valtidone; raffinate ceramiche a vernice nera; delicata "terra sigillata", fine vasellame da mensa; ceramica a pareti sottili, ancora vasellame da mensa; ceramica invetriata; ceramica a vernice rossa interna; ceramica comune; anfore da trasporto; lucerne; oggetti fittili di uso domestico; vetri ed ossa lavorate. L'archeologia non è più soltanto scienza dell'antichità ma, sempre più, indicazione di metodo ed approccio scientifico per catalogare razionalmente testimonianze del passato.
La grande lezione degli umanisti italiani ancora sopravvive nelle moderne tendenze, nel culto sistematico del reperto, nello spirito e nell'entusiasmo di tutti quei ricercatori che hanno recepito l'essenza dell'archeologia, cioè scavo e scrupolosa considerazione per la cultura materiale.
Con Elena Grossetti, dunque, contributo di storia locale sia per comprendere istanze e necessità della grande tradizione archeologica italiana sia per raccordare i due piani, generale e particolare, dell'affascinante disciplina.
Fabio Bianchi