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Lunedì 26 Maggio 2003 - Libertà

Visita guidata dal fortilizio quattrocentesco al grande faggio

Giardini aperti. A Sarturano tra verde e architettura

È stato il giardino del Castello della Bastardina il protagonista dell'iniziativa "Giardini aperti", organizzata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, in collaborazione con il Fai (Fondo per l'Ambiente Italiano). Numerosi i visitatori (provenienti dalla città, ma anche da Rivergaro, Podenzano, Besenzone, Gazzola, Carpaneto, Casteggio, Milano e altre località) che ieri, sia il mattino sia il pomeriggio, hanno fatto tappa a Sarturano di Agazzano per ammirare l'architettura della "residenza castellata", ma soprattutto gli alberi imponenti del giardino circostante. La visita, guidata da volontari del Fai, era articolata in due momenti. Il primo, dedicato ai particolari architettonici delle facciate esterne, rivelatrici di un'antica funzione militare dell'edificio, sulle vicende del quale - sottolineava una guida - le fonti storiche sono però alquanto avare di notizie. Lo stesso toponimo "Bastardina", forse allusivo alla residenza di un figlio illegittimo del feudatario locale, non avrebbe una giustificazione univocamente riconosciuta.
Nella brochure curata da Valeria Poli e distribuita in omaggio ai visitatori, si legge di una probabile origine quattrocentesca del fortilizio, "per esigenze di prestigio piuttosto che di difesa". A partire dal 1667 i conti Trissino da Lodi, (proprietari anche del palazzo in via Campagna, oggi al numero civico 103), si sarebbero impegnati in una profonda ristrutturazione, accentuando il carattere residenziale dell'architettura. La seconda parte del giro guidato si è soffermata sul verde, a cominciare dalla grande quercia che ombreggia il sentiero a destra del prospetto sud del fortilizio. Poi un maestoso esemplare di acero campestre, un olmo, un rigoglioso ciliegio, un cedro dell'Atlante, una farnia di tutto rispetto... L'incontro più suggestivo lo ha riservato però la fine del percorso: un faggio, ("parente" dell'altro bell'esemplare ospitato ai Giardini Margherita di Piacenza), che accoglieva protettivamente i turisti sotto la sua ampia chioma, una vera cupola di verde. Ad inaugurare la giornata, Tiziana Libé della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Domenico Ferrari, capo-delegazione Fai di Piacenza. "Quest'anno - ha spiegato Ferrari - ci siamo dovuti concentrare sull'apertura di un solo giardino, perché altri volontari del Fai sono impegnati nella Festa del Volontariato sul Pubblico Passeggio. Una partecipazione che sta dando ottimi frutti anche per la raccolta di firme, sostenuta dal Fai, a favore del progetto di un parco nell'ex-polveriera di Momeliano". Nella sola giornata di sabato, oltre 500 le firme raccolte sul Facsal, mentre alla Bastardina nella prima mattina di ieri assommavano già a circa un centinaio le adesioni. Soddisfazione per la "partecipazione entusiasta e numerosa" dei giovani aderenti al Fai, impegnati nell'accoglienza ai visitatori, è stata espressa dalla segretaria del Fai Giovanna Caldani.

Anna Anselmi

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