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Giovedì 22 Maggio 2003 - Libertà

Alla Ricci Oddi due mostre e diversi eventi collaterali

Torna per il secondo anno consecutivo la serie di eventi per valorizzare il talento artistico delle donne - Da domani al 15 giugno la galleria e i suoi giardini ospitano le opere d'arte al femminile. Arte in rosa all'ombra del melograno

La creatività femminile all'ombra del melograno del giardino della Galleria Ricci Oddi. Torna per il secondo anno consecutivo la serie di eventi per la valorizzazione del talento artistico delle donne, ideati ed organizzati dall'assessorato alle pari opportunità della Provincia di Piacenza, in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Galleria d'Arte moderna Ricci Oddi, l'associazione Amici dell'Arte, il quotidiano Libertà e il liceo artistico Cassinari.
L'iniziativa "Sotto il segno del melograno 2003", presentata ieri mattina all'auditorium della Fondazione, sarà articolata in due mostre, ospitate nel salone d'onore e nei giardini del museo di via San Siro, e in una ricca proposta di appuntamenti collaterali, in programma dal 23 maggio al 15 giugno, sempre con ingresso libero. Adriana Bertoni, assessora provinciale alle pari opportunità, ha sottolineato come questo progetto - avviato per dare spazio e visibilità alla creatività femminile - si collochi in un contesto più ampio per favorire la partecipazione sociale della donna. La prima edizione, nel 2002, si era focalizzata sulla difficoltà femminile di trovare "una stanza tutta per sé", cioè spazi per l'autonomia creativa. Nel 2004, il centro d'interesse si sposterà sull'incontro-confronto in ambito artistico contemporaneo tra i generi maschile e femminile. Intanto quest'anno l'attenzione alle artiste si duplica. Nel salone d'onore della Ricci Oddi sarà infatti esposta "La piccolissima galleria", dedicata alle 10 donne le cui opere fanno parte delle collezioni della Ricci Oddi, mentre nel giardino si snoderà l'itinerario di "Natura/Nature", che presenta 12 artiste contemporanee. Curatore della prima esposizione è Stefano Fugazza, direttore della Ricci Oddi (per la quale è intervenuto ieri anche il presidente Lino Gallarati). Nella Galleria d'arte moderna, su 500 artisti, sono sintomaticamente solo 10 le pittrici e scultrici, le cui opere, tra l'altro, non sono esposte permanentemente al pubblico. Si tratta di: Maria Teresa Barattieri Zangrandi, Luciana Donà, Federica Galli, Tina Saber, Vanda Seccia, Gemma Vercelli, Ada Tassi, Mariù Berzolla, Lisa Magni Fasiani e Franca Baratti. Ad illustrare la collettiva "Natura/Nature", Paolo Zani, direttore della Galleria "Zero Arte Contemporanea" e Gyonata Bonvicini, curatore, con Maria Elisa Marchini, dell'esposizione. Il primo ha evidenziato le peculiarità dei misconosciuti giardini della Ricci Oddi, che per molti saranno un'autentica scoperta. Bonvicini ha invece precisato le valenze del titolo della mostra, metà in italiano ("Nature al plurale, come molteplici sono gli atteggiamenti delle artiste nei confronti della natura stessa"), metà in inglese ("Nature, nella lingua considerata internazionale, utilizzata perché alcune delle protagoniste provengono da contesti culturali diversi: Israele, Germania, Inghilterra, Danimarca e Svezia").
Questa specularità si riflette nella scelta di presentare sei artiste italiane e sei straniere.
Durante il periodo della mostra, il pubblico - ha spiegato la giornalista Angela Marinetti, intervenuta in rappresentanza dell'Editoriale Libertà - potrà votare la propria artista preferita, tramite un coupon pubblicato sul quotidiano piacentino. All'artista più votata Libertà, a conclusione della manifestazione, consegnerà un premio.

Anna Anselmi

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