Mercoledì 21 Maggio 2003 - Libertà
A Palazzo Enel un centro co-gestito dalla Fondazione
Circuito d'arte
Se sul complesso del San Vincenzo la Fondazione vuol accentrare una funzione più squisitamente musicale, sull'ex palazzo Enel di via Santa Franca si profilano funzioni inerenti alle arti visive, in armonia con la vocazione per l'arte moderna (tra Ottocento e prima metà del Novecento) che la Galleria esprime fin dal suo nascere.
Il presidente della Fondazione, Giancarlo Mazzocchi, è sceso nel dettaglio. L'istituzione ha già acquistato il palazzo venduto dall'Enel in via Santa Franca (per 8,4 miliardi di vecchie lire). L'idea è quella di ristrutturare il fabbricato, un pregevole edificio su tre piani di gusto tra il liberty e l'eclettico, a servizio della confinante Galleria Ricci Oddi di via San Siro, troppo complessa negli spazi, per farne un centro d'arte moderna di portata nazionale, con punti di documentazione e spazi espositivi.
Ed ecco le novità di cui si parla: la Fondazione si accollerebbe non solo i costi di ristrutturazione, si era già parlato di due miliardi e mezzo, ma anche le spese gestionali del complesso, d'intesa con la Galleria Ricci Oddi.
La Fondazione, in poche parole, sopporterebbe la gestione del nuovo centro. Alle spese della Galleria storica concorre invece il Comune di Piacenza, considerando che il sindaco Reggi ha chiarito la mancanza di risorse pubbliche da destinare a questo eventuale nuovo centro d'arte. E forse, in quest'ottica, andrà rivisto lo statuto dell'istituzione storica voluta dal nobile mecenate Giuseppe Ricci Oddi.
Tornando alle funzioni da sistemare nel palazzetto di via San Franca, nel seminterrato si potrebbe ospitare, una volta rimosse la centralina Enel e l'antenna Wind ("presenze inquinanti") e solo se non si intravedono soluzioni migliori, anche la biblioteca del dirimpettaio Conservatorio Nicolini, biblioteca pregevole e ricca, di cui la Fondazione si farà carico in merito all'ordinamento e catalogazione dei volumi.
(p.s.)