Mercoledì 21 Maggio 2003 - Libertà
La rinascita del San Vincenzo
La proposta
E' una suggestione di grande respiro quella che si va disegnando - sulla carta - per l'arte piacentina visiva e musicale, una vera rinascita di luoghi e funzioni che può dare un volto nuovo alla città, grazie ad uno straordinario impegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Da un lato il complesso della storica Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi "cittadella dell'arte", dall'altro, a poche decine di metri di distanza, il comparto del San Vincenzo, che si avvia a diventare una sorta di "cittadella della musica".
E' il quadro che emerge dalle proposte illustrate in Commissione consiliare dal presidente della Fondazione Giancarlo Mazzocchi (affiancato dal direttore Alessandro Lunati) e dai tecnici della Fondazione, gli architetti Marcello Spigaroli ed Enrico De Benedetti.
Il San Vincenzo è un grande complesso appartenente al Comune (vedi disegno a lato) nel cuore della città storica, definito dalle vie Scalabrini, San Vincenzo e Gaspare Landi. L'idea è quella di recuperare un'ala d'angolo dell'edificio tra via San Vincenzo e via Gaspare Landi (2.100mq) ad uso della Scuola Media Nicolini.
La Soprintendenza, che tutela il complesso, vedrebbe di buon occhio, si dice, questo recupero filologico di una scuola inserita in uno spazio che già ospitava le scuole vincenziane. Il recupero ipotizza: spazi per la Media attuale, palestra (300mq), laboratori e la possibilità di ampliamento se nascesse una terza sezione, un locale per i pasti, un cortile con parcheggio. "Funzioni - s'è detto - che in palazzo Enel non ci sono".
C'è pure il recupero dell'ex cinema San Vincenzo (600 mq su due piani), con spazio-prove per il Coro Farnesiano. Le opere sarebbero cantierabili in tempi brevi e verrebbero pagate dalla Fondazione.
Volendo spingere la suggestione più in là: nella chiesa di San Vincenzo, su via Scalabrini si è ipotizzato di sistemare la sala-prove della Fondazione Toscanini, a cui è affidata la gestione delle stagioni teatrali, idea condivisa dall'assessore alla Cultura Pareti.
Gli altri corpi di fabbrica? Ci sono gli uffici di Urbanistica, e fra la chiesa dei teatini e l'ala scolastica c'è il vecchio convitto vincenziano, dove si era pensato di mettere alloggi per studenti del Politecnico e aule per il liceo Classico.
La Fondazione redigerà un progetto generale del recupero per stralci del complesso, che potrebbe servire al Comune per ottenere finanziamenti.
(p.s.)