Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Sabato 17 Maggio 2003 - Libertà

"Ci rubiamo gli assistenti, sempre più rari"

Le testimonianze dei primari e dei responsabili delle strutture sanitarie

Poco feeling tra medico e paziente? Difficoltà di capirsi? Assistenti sanitari che cambiano troppo spesso? L'inchiesta dei ragazzi del "Respighi" sulla sanità punta l'indice anche qui.
"Durante le ferie estive scoppiano le crisi tra gli anziani - conferma Renzo Beretta, coordinatore sociale della Casa protetta Vittorio Emanuele - perché cambiano le facce e i modi degli assistenti e gli anziani vorrebbero continuità. C'è un mercato degli operatori d'assistenza, ce li rubiamo uno con l'altro e sono sempre più rari quelli che capiscono l'italiano...". Se si mette in conto la "fame" di rapporti umani e familiari, la carenza di volontari ("preferiscono altri settori"), si spiega il bisogno relazionale insoddisfatto degli anziani ospiti.
E poi il grande tema dei rapporti complessi tra medico e paziente. "Il modo di porsi deve nascere dal cuore, se ce l'hai bene, se no è difficile imporlo" commenta Enrico Bionda, responsabile della neurologia. Certi comportamenti minimi hanno un valore grande per il malato ("nel bagaglio di un buon medico è utile ammalarsi per capire come ci si sente").
La comunicazione è determinante anche per Franco Colombo (neo-responsabile di ostetricia e ginecologia) che ritiene importante evitare qualunque linguaggio troppo tecnico, elitario. E per far conoscere l'attività del reparto ("a cominciare dalle ostetriche che fanno un ottimo lavoro"), Colombo ha annunciato per il 5 giugno alle 21, in Fondazione un incontro sul parto a Piacenza, presente e prospettive future.
Se il paziente si sente sotto scacco, anche per il medico o l'infermiere il lavoro comporta dosi massicce di stress, tanto che si parla di burn out, di scoppio interiore. Ne ha riferito Luciano Cristinelli, responsabile della nefrologia e dialisi, reparto in cui si instaura una forte empatia tra sanitari e pazienti e che ha aperto un percorso psicologico per la scelta responsabile della cura.
Tra i reparti più difficili e delicati, la geriatria occupa un ruolo a sé, per il carico umano che implica, argomenta Fabrizio Franchi, che lo dirige. "Lo sforzo è quello di umanizzare al massimo l'assistenza, tenendo presente che la geriatria si dovrebbe inserire in una rete di servizi prima e dopo il ricovero, con assistenza domiciliare integrata, dimissioni protette e con un volontariato da valorizzare al massimo".

(p.s.)

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio