Fondazione di Piacenza e Vigevano Stampa
  Rassegna Stampa
spazio
  Comunicati Stampa
spazio
  Eventi Auditorium Piacenza
spazio
  Eventi Auditorium Vigevano
spazio
  Comunicazione
spazio

 
Home Page     Rassegna Stampa   


Sabato 10 Maggio 2003 - Libertà

"Per non restare soli di fronte al dolore"

Assistenza all'avanguardia - Gli esempi di Bentivoglio e Reggio Emilia

Racconti che insegnano e che commuovono, quelli ascoltati sull'hospice, ieri in Fondazione durante il bel convegno della Legacoop, presenti anche una quarantina di ragazzi della scuola infermieri. Vietato usare la parola "malato terminale" in questo contesto. L'hospice è una casa d'accoglienza che aiuta a vincere il dolore fisico e psicologico dei malati gravi (con prognosi a sei o a quattro mesi) e delle famiglie, il senso di abbandono di fronte ai momenti estremi della vita, ma dall'hospice si viene anche dimessi per recuperare una dimensione di vita familiare, 32 volte su cento. Di rilievo le testimonianze. Elena Marri della direzione generale sanità Regione Emilia Romagna, ha dato le coordinate regionali su questo tipo di assistenza normato dalla legge 12 del febbraio 2001, detta anche legge anti-dolore. La Regione ha finanziato 21 progetti per 33 miliardi e trecento posti letto. Toccante la voce di Danila Valenti, direttrice medica dell'hospice Chiantore Seragnoli realizzato da una fondazione privata a Bentivoglio (Bo). Aperta nell'ottobre del 2002, la struttura - in convenzione con l'Ausl - ha 27 posti letto, organizzati in luminose stanzette con divani e un secondo letto per il parente. L'assistenza conta su 15 infermieri professionali, due psicologi, sei medici. La caratteristica saliente? "La struttura si piega in tutto e per tutto ai bisogni dell'ospite e della famiglia". Dialogo, possibilità di relazione, attenzione psicologica sono i punti di forza in una realtà dove si pone attenzione persino al modo di toccare il paziente. Daniela Riccò ha documentato un'analoga struttura (Madonna dell'Uliveto), stavolta pubblica e gestita da una coop sociale, a Monte Riccio Albinea (Reggio Emilia), in mezzo al verde e a 10 chilometri da un ospedale: 12 posti letto, servizio gratuito, un "forte team di medici di base" e una struttura a rete efficace a cui partecipano molti volontari. L'aspetto più importante? "La formazione degli operatori". Concorda Luigi Cavanna, responsabile del reparto di Ematologia dell'Ospedale di Piacenza, che ha raccontato l'hospice visitato a New Haven, dove c'è persino un piccolo cinema. E Cavanna ha insistito sulla necessità di prendersi in carico globalmente il paziente: il dolore fisico, che può essere curato, la depressione, la stanchezza. Ogni operatore, dall'infermiere, all'addetto delle pulizie al medico curante deve essere coinvolto in questo circolo virtuoso che comporta modalità nuove di relazione "facendo ogni sforzo per evitare l'umiliazione alla persona in un momento di bisogno".

pat.sof.

Torna all'elenco | Versione stampabile

spazio
spazio spazio spazio
spazio spazio spazio