Sabato 28 Giugno 2003 - Libertà
Bobbio accoglie i suoni d'Irlanda
Suoni dell'altro mondo - Il 4 e 5 luglio nell'ambito della rassegna di musica etnica e contemporanea. Si esibiranno i Folk Studio A, Dervish e Capercaillie
Qualsiasi viaggiatore sa che esiste un solo posto al mondo dove centimetri e secondi contengono un riassunto di abissi. Un luogo dove il verde e l'azzurro non sono colori ma orizzonti. Una terra dove la musica riecheggia lungo stradine attorcigliate e vaste praterie. Quel paese è l'Irlanda, con le sue melodie suonate da strumenti celtici e dalle armonie magiche che risuonan di rune e folletti ma anche delle malinconie di un paese che ha conosciuto, nella sua storia, tante lotte e il sapore amaro del dolore.
E a breve, l'Irlanda in musica "viene a trovarci" e precisamente a Bobbio, il 4 e 5 luglio prossimi, nella bella cornice di piazza San Colombano per la rassegna di musica etnica e contemporanea "Suoni dell'altro mondo", organizzata da Comune di Bobbio, Provincia, Regione, Piacenza Turismi, Fondazione Piacenza e Vigevano e Camera di Commercio.
Per l'occasione, tre saranno i concerti: venerdì 4 luglio alle 21.30 si esibirà il gruppo italiano Folk Studio A, seguito alle 22 dagli irlandesi Dervish mentre sabato 5 l'intera serata, con inizio alle 21.30, verrà arricchita dall'esibizione degli scozzesi Capercaillie. Nel presentare la rassegna, così si è espresso Roberto Pasquali, Sindaco di Bobbio: "La rassegna Irlanda in musica ci porta nel 2003 un messaggio che viene da lontano ma che avvicina la comunità di Bobbio alla sua storia, alla sua identità. L'Irlanda è un luogo vero e simbolico per noi che ne viviamo la tradizione artistica e culturale attraverso le testimonianze di San Colombano, monaco irlandese come il suo popolo, coerente e convinto".
Suoni che sanno di campagne aperte e fattorie solitarie, di silenzi intensi e di movimenti inattesi. Suoni che, per primi, si leveranno grazie al Folk Studio A, formato da otto polistrumentisti accomunati da un'unica passione ossia la comunanza di due culture, quella popolare e quella colta, con strumenti ad arco, armonica, oboe, chitarra, voce ma anche bodhran e whistles: Claudio Bettega, Paolo Sgevano, Anita Nacimben, Pieregidio Spiller, Matteo Carrisi, Michele Sguotti, Angelo Lora e Roberta Vigolo. I Dervish (Brian ;cDonagh, Liam Kelly, Michael Holmes, Shane Mitchell, Sheamie O'Down, Tom Morrow agli strumenti tradizionali e la straordinaria vocalist Cathy Jordan) sono una delle più importanti band di musica tradizionale irlandese, proveniente da Sligo.
L'ultimo gruppo protagonista della rassegna, i Capercaillie (capitanati da Karen Matheson con Manus Lunny, Charlie McKerron, Ewen Vernal, Donald Shaw, Michael McGoldrick, David Robertson e Che Beresford), dalle radici della loro terra natale di Argyll, nelle "highlands" scozzesi, sono unanimamente considerati la "forza" più rilevante nel portare la musica tradizionale celtica nel mondo. Dunque, una rassegna che si presenta di eccellente qualità: una ventata d'Irlanda nell'afa estiva della Valtrebbia. Davvero imperdibile.
Eleonora Bagarotti