Giovedì 26 Giugno 2003 - Libertà
Centro-materiali, decollo dopo 12 anni
Firmata in Fondazione la convenzione che rende possibile certificare l'idoneità dei componenti per l'edilizia. Il servizio di collaudo con sede al Tramello partirà a settembre
Era atteso da almeno dodici anni il laboratorio di collaudo dei materiali per l'edilizia. E finalmente da metà settembre sarà in grado di svolgere il suo servizio destinato alle aziende che devono certificare i loro prodotti. Il centro ha sede all'istituto per geometri "Alessio Tramello", sotto il profilo didattico funziona già da anni, ma non poteva fino ad oggi rilasciare certificazioni. Determinante è stato l'apporto del Politecnico di Milano che ha consentito di superare gli ostacoli innescando una sinergia con i suoi laboratori e i suoi docenti.
Le spese di avvio del centro verranno inizialmente sostenute dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e dall'Associazione Industriali. Ieri in Fondazione è stata firmata la convenzione che dà vita a questo servizio, presenti Giulio Ballio, rettore pro-tempore del Politecnico, Licia Gardella, preside del "Tramello", Dario Squeri, presidente della Provincia, la quale è proprietaria dell'immobile scolastico, Giancarlo Mazzocchi, presidente della Fondazione, Giuseppe Parenti, presidente di Assoindustria.
"Da tempo volevamo aiutare la città - ci ha spiegato Giulio Ballio - ma questi laboratori funzionano in regime di autorizzazione da parte del ministero dei Lavori pubblici ed esistevano difficoltà tecniche che avrebbero richiesto grossi finanziamenti per un laboratorio autorizzato a Piacenza.
Considerando il centro del Tramello una parte del Politecnico, sotto la nostra responsabilità, siamo riusciti a superare queste difficoltà. Le prove che non potranno essere fatte al Tramello, il quale dovrebbe però smaltire il 90 per cento dei collaudi, si faranno al Politecnico".
Giuseppe Parenti pone l'accento sui vantaggi che ne avranno tutte le aziende attive nel campo dell'edilizia e dei materiali per l'edilizia, comparto che a Piacenza rappresenta il secondo settore economico per numero di addetti. "In futuro il laboratorio sarà autosufficiente, produrrà ricchezza e formerà maestranze qualificate. Certo c'è voluto troppo tempo per avviarlo". D'ora in poi tutte le imprese del Piacentino non saranno costrette ad andare a Parma o a Mantova o a Milano per i collaudi necessari ad ottenere l'indispensabile certificazione di legge.
Soddisfatta anche la preside Licia Gardella che ricorda come il progetto del laboratorio sia firmato dal Tramello. "L'idea, nata più di dieci anni fa, ha portato alla costituzione del laboratorio scolastico con il contributo del ministero della Pubblica Istruzione. Già allora si pensava oltre ad un utilizzo didattico, cosa che è avvenuta, ad un uso di servizio per il territorio". La svolta si è avuta con l'iniziativa del Politecnico, l'erogazione di fondi per la messa a norma dei macchinari e le revisioni alla luce delle esigenze normative.
pat.sof.