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Mercoledì 25 Giugno 2003 - Libertà

Piccoli e geniali "inventori": ecco le loro storie

I finalisti del concorso "Piacenza produce innovazione" svelano progetti e segreti

In finale sono arrivati in quattordici. Sono i giovani Archimede che, trovandosi di fronte ai problemi della vita quotidiana, hanno tentato di darne una soluzione con idee a volte fantasiose, certo utili e originali.
L'occasione per trasformarle in progetti è arrivata con la seconda edizione di "Piacenza produce innovazione", promossa da Assoindustria con la collaborazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, l'Associazione industriali, la Camera di Commercio, il Politecnico di Milano e l Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Progetti nati per caso, negli interminabili minuti di attesa in un supermercato, nella cronaca dei disagi più comuni, nelle difficoltà incontrate al lavoro. Ne raccontiamo qualcuno per dimostrare, come sostiene Paolo, che "ogni problema ha una soluzione".
A Paolo è bastato trovarsi in un supermercato la vigilia di Natale; a Christian avere un amico gravemente malato di diabete; a Daniele leggere sui giornali le cronache di bagagli che, partendo con i propri "padroni" dall'aeroporto di Malpensa, hanno preso destinazioni improbabili. Problemi quotidiani con cui tutti, prima o poi, si trovano a fare i conti.
Pochi però cercano di trovare le soluzioni. Non è il caso di Christian Varani, 26 anni, ingegnere elettronico, che ha pensato bene di rendere la vita un po' più semplice ai malati di diabete, come il suo migliore amico: un dispositivo portatile per il controllo della glicemia. "Ho assistito in questi anni alle "torture" a cui il mio amico si deve sottoporre ogni giorno per verificare il tasso della glicemia del sangue. Non potevo restare a guardare". Il malato verrebbe dotato di un computer palmare e di un sensore di glicemia con cui effettuare un microprelievo quotidiano: "I dati verrebbero elaborati automaticamente dal Pc, in tempo reale. Il computer fornirebbe al diabetico la tabella di marcia dell'intera giornata". Costo complessivo: circa 600 euro.
Daniele Mazzoni, 22 anni, è laureando in ingegneria dei Trasporti al Politecnico di Milano con sede a Piacenza: "Purtroppo non posso vantare un titolo universitario in tasca, ma è stata proprio la facoltà a fornirmi lo spunto per il progetto: l'Ib System, il primo bagaglio con carta d'identità". Daniele ha seguito un seminario al Politecnico e si è dedicato ad uno degli aeroporti più "distratti" d'Italia: Malpensa. "Lì, addirittura, una volta hanno perso un'urna con le ceneri... Il mio progetto prevede un dispositivo, dotato di microsensori, da applicare al bagaglio. In esso saranno riportate fino ad otto informazioni: in particolare, il proprietario, l'aeroporto di partenza, quello d'arrivo, gli scali intermedi e un codice di sicurezza del cliente".
Paolo Pagani, 32 anni, una laurea in Economia e commercio, studente del Mine, si è trovato a fare gli acquisti dell'ultimo minuto, la vigilia di Natale, in un grande supermercato. "Ho girato con il carrello, fatto gli acquisti e mi sono messo con molta pazienza in coda. Dopo venti minuti mi sono chiesto come si potesse perdere tutto quel tempo per arrivare alla cassa. E' così che ho pensato ad un sistema di pagamento automatico ed elettronico: il "carrello intelligente", in grado di fornire informazioni utili sulle merci e riconoscere a distanza il codice immagazzinato in un'etichetta speciale applicata sui prodotti". Il pagamento elettronico funziona attraverso il bancomat o la carta di credito, "strisciate" all'interno del lettore di carte magnetiche incorporato nel carrello.
Massimiliano Cravedi, 29 anni, ingegnere delle Telecomunicazioni e Paolo Zavattoni, 22 anni, perito industriale elettrotecnico, hanno realizzato un progetto prendendo spunto proprio dal suo lavoro: l'Easynet, la comunicazione facile. "Si tratta di un sistema di rilevazione dei dati senza fili e in tempo reale. Lavoro nel settore della depurazione delle acque e ho scoperto che in Sardegna gli agricoltori compiono ogni giorno decine di chilometri in auto per verificare lo stato dei pozzi. Con le mie centraline di rilevamento dati dislocate sul territorio, tutto questo sarebbe evitato: i dati necessari arriverebbero automaticamente ai diretti interessati ovunque si trovino, via Internet". Un metodo sicuro? "Il sistema prevede un codice di sicurezza come quello utilizzato dalla Microsoft per le banche...".
Davide Braghiere, 26 anni, perito informatico, Danilo Amani, 27 anni, perito elettronico, Gianmario Sala, 26 anni, laureato in Scienza e Tecnologia alimentare, qualche problema lo hanno avuto con i supermercati. Soprattutto Davide: "Ma come si fa a perdere tutto quel tempo per fare la spesa? Io non me ne capacito. Non sarebbe molto meglio eliminare il carrello e introdurre lettori di codice a barre che velocizzino gli acquisti".
Insomma, tutto all'insegna di tempo ed energia risparmiati. A patto che poi si sappia come sfruttarli: "Ingegnandosi in altri progetti".

Sabrina Coronella

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