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Martedì 24 Giugno 2003 - Libertà

Sul podio un architetto e un economista

Piacenza Produce Innovazione - Romolo Stanco e Andrea Mills si sono imposti nella seconda edizione del concorso. Gli esperti: adesso i tempi sono maturi per l'incubatore economico

Romolo Stanco e Andrea Mills hanno vinto la seconda edizione del concorso Piacenza Produce Innovazione, con due idee formidabili che potranno trasformarli in imprenditori, fortuna permettendo. Stanco, primo arrivato, è un architetto che deve odiare le formalità. Mills, medaglia d'argento, ha già l'immagine del giovane manager sicuro di sé. Insieme a loro altri dodici giovani piacentini creativi (tra cui una sola donna) sono entrati nella rosa dei finalisti del concorso nato per premiare le migliori idee imprenditoriali. L'economia piacentina semina oggi una cultura dell'inventare e del fare che servirà al suo sviluppo di domani. Ieri all'Associazione Industriali si è svolta la cerimonia di premiazione dei progetti giudicati nel complesso di ottima levatura.
Romolo Stanco ha inventato e brevettato un sistema costruttivo automontante fatto di materiali altamente tecnologici per realizzare velocemente padiglioni d'accoglienza, magazzini, fiere.
Come gli è venuta l'idea? "Dopo anni di studio al Politecnico - ci risponde -. Gli architetti sono sempre considerati poco concreti, era divertente smentire questa cosa. Con il mio socio Stefano Pigazzani dal '98 mi sono messo a studiare materiali innovativi, ne abbiamo fatto una tesi di laurea, molto contestata al Politecnico, ma premiata dall'Istituto nazionale della fisica della materia per la rivista Focus, si è continuato fino a sviluppare il prototipo". Stanco è convinto che all'Università manchi l'anello di contatto tra idea e progetto concreto: "Noi purtroppo abbiamo dovuto lavorare da soli. Ma vorremmo costituire un laboratorio di ricerca applicata dove le idee nuove di trasferimento tecnologico trovino realizzazione".
Andrea Mills ha puntato su un sistema di pagamento dei parcheggi con accreditamento attraverso il telefonino, su bolletta o conto corrente. Si paga senza dover cercare le monetine e da qualunque posto ci si trovi, c'è anche il modo per controllare l'avvenuto pagamento. Il tutto gestito via Web, con un sistema simile al commercio elettronico. "L'idea mi è venuta dall'esperienza personale, non ho mai monetine e faccio tutto con il cellulare" racconta Mills.
Fin qui i primi arrivati. Ma vincitori lo sono un po' tutti i partecipanti alla seconda edizione del concorso sostenuto da Associazione Industriali, Camera di Commercio, Fondazione di Piacenza e Vigevano e le due università.
Giuseppe Parenti, presidente di Assoindustria, osserva come le piccole aziende italiane reggano grazie alla fantasia del nostro popolo. Loda le idee arrivate: "Giudicherà il mercato, bisogna crederci e andare avanti". Gli aiuti dello Spinner point e del Politecnico Innovazione potranno essere di sprone. Il presidente della Camera di Commercio, Luigi Gatti, insiste sulla capacità di migliorare le idee con innovazioni di processo e di prodotto ("Vorrei che qualcuno trovasse un modo per aggiustare il traffico"). Attilio Ceresa anticipa il progetto della Fondazione di assistere gli imprenditori in un senso più esteso per favorire trasferimento tecnologico. ("L'innovazione deve essere utile e a costi sostenibili").
Giampio Bracchi (prorettore del Politecnico e presidente di Politecnico Innovazione) parla dell'impegno a creare un ambiente favorevole all'impresa. Per chi debutta, il problema resta il capitale di rischio iniziale, ma non mancano esempi incoraggianti come quello che si attiverà con Finlombardia.
Enrico Ciciotti, preside della Facoltà di Economia della Cattolica, è convinto che i tempi per un incubatore piacentino di nuove aziende siano maturi e che, grazie al concorso ("ha avuto un grosso salto dalla prima alla seconda edizione") si stia cambiando rapidamente volto ad una Piacenza "sonnacchiosa".

Patrizia Soffientini

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