Venerdì 20 Giugno 2003 - Libertà
E le grandi fondazioni bancarie hanno più tempo per cedere le quote
Lo ha deciso il consiglio dei ministri
Roma - Le grandi fondazioni bancarie, quelle con oltre 200 milioni di patrimonio, avranno un altro anno e mezzo di tempo per cedere la propria partecipazione di controllo nelle banche potendo continuare a beneficiare, fino alla fine del 2004, delle agevolazioni fiscali previste per questo tipo di operazioni. E non perderanno il proprio status di "ente non commerciale" anche se ancora non hanno ceduto gli immobili non strumentali.
Per le piccole fondazioni invece scompare l'obbligo (previsto entro il 2006) di cedere le proprie partecipazioni consentendo loro di continuare ad essere presenti nelle casse locali. Sono queste, in estrema sintesi, le novità arrivate ieri con il decreto del governo che proroga al 31 dicembre del 2004 gli sgravi fiscali previsti dalla legge Ciampi, i cui termini erano scaduti il 15 giugno scorso.
Un provvedimento sul quale l'Acri aveva da tempo sollecitato un intervento ad ombrello per tutelare le Fondazioni che ancora non avevano ceduto le loro partecipazioni di controllo negli istituti di credito (sabato scorso la Fondazione Monte dei Paschi ha deliberato di scendere sotto il 50% della banca). Intervento chiesto anche la scorsa settimana dal presidente Giuseppe Guzzetti, al congresso dell'associazione a Firenze.