Martedì 17 Giugno 2003 - Libertà
Maxi investimento sul Municipale
Fondazione di Piacenza e Vigevano in campo con 3,8 milioni e un posto nella Toscanini che mette metà dei fondi. Allo studio un piano da 18 milioni in tre anni. Lega all'attacco
Oltre 18 milioni di euro di investimenti sul teatro Municipale nei prossimi tre anni. Metà, ossia circa 9 milioni di euro, sulle spalle di enti e sponsor locali, in primo luogo la Fondazione di Piacenza e Vigevano; l'altra metà a carico della Fondazione Toscanini (da sovvenzioni statali e regionali), che nei mesi scorsi, per volontà dell'amministrazione comunale, si è aggiudicata la gestione triennale di una fetta importante del Municipale, ossia la programmazione delle stagioni di lirica, concertistica e balletto.
È quanto sta bollendo in una pentola in cui a mettere gli ingredienti sono il sindaco Reggi, il presidente della Provincia, Squeri, il soprintendente della Toscanini, Baratta e il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Mazzocchi, il presidente della Regione, Errani. Una ricetta per fare di Piacenza un polo teatrale di assoluto prestigio non solo nazionale, e con le istituzioni locali in prepotente ascesa all'interno delle stanze di comando della Fondazione Toscanini.
L'ipotesi è che, a operazione compiuta, Piacenza possa contare, infatti, su 4 rappresentanti su 11 in seno al consiglio di amministrazione dell'istituzione musicale regionale con sede a Parma, diventando così il primo territorio come numero di seggi, superando anche i cugini del Ducato.
Già a inizio anno, quando maturò l'intesa con la Toscanini, il Comune trattò per avere, tra le contropartite all'affidamento delle stagioni del teatro, più peso nel cda della Fondazione guidata da Baratta: due posti (nessuno fino a ieri), con uno invece appannaggio della Provincia. Ma la dotazione di poltrone "piacentine" crescerebbe a 4 in virtù del coinvolgimento dell'ex fondazione bancaria di via Sant'Eufemia. Lo sforzo dell'ente presieduto da Mazzocchi sarebbe infatti decisamente rilevante.
Si parla di 1,2-1,3 milioni di euro all'anno per tre anni. Complessivamente sui 3,8 milioni di euro. In cambio conquisterebbe un suo seggio nel cda della Toscanini. Tutto questo a partire dal prossimo autunno, quando è prevista la riforma del cda dell'istituzione musicale.
All'erogazione della prima quota di fondi di sua spettanza la Fondazione di Piacenza e Vigevano dovrebbe provvedere fin da quest'anno. Ma nei giorni scorsi risultano essere emerse in via Sant'Eufemia delle difficoltà di carattere contabile: gli stanziamenti già previsti per il 2003 alla voce "arte e cultura" avrebbero già toccato (o quasi) il tetto a disposizione, per cui per la Fondazione non sarebbe scontato riuscire a mettere da subito a bilancio il nuovo impegno di spesa pro-teatro. In questi giorni si è tenuto più di un incontro tra i soggetti interessati per cercare di sciogliere i nodi.
Ma già è polemica. Paolo Mancioppi (Lega) ha presentato una mozione in Comune per impegnare la giunta a "non farsi carico di alcuna richiesta di elargizione di fondi" da via Sant'Eufemia alla Toscanini, "ritenendo più che sufficienti le risorse che ad oggi il Comune di Piacenza dispone per la stessa Fondazione Toscanini. Questo in considerazione del fatto, si spiega nel testo, che "il sindaco ha più volte dichiarato che la Convenzione con la Fondazione Toscanini non avrebbe comportato alcun ulteriore onere per i cittadini piacentini" e che l'ente di via Sant'Eufemia "dispone di un patrimonio parte della comunità piacentina medesima".
Gustavo Roccella