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Lunedì 9 Giugno 2003 - Libertà

Il popolo Dogon e la sua cultura millenaria

Inaugurata la mostra al Farnese e lanciato un appello per fronteggiare la carestia

Grandi maschere in legno, porte riccamente ornate, pugnali, attrezzi agricoli e statuette votive, sullo sfondo incantevole di grandi fotografie: l'ala viscontea di Palazzo Farnese ha aperto le porte al cuore dell'Africa, ospitando fino al 29 giugno la mostra sulla popolazione Dogon, organizzata dal liceo classico Gioia, in collaborazione con l'associazione Alì 2000, con il patrocinio dei Comuni di Piacenza (assessorato alla formazione) e Podenzano e della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Pannelli e schede, redatti dagli studenti di 5A, 5B e 4A, guidati dagli insegnati Donatella Vignola, Patrizia Feci, Giuseppe Dossena, Elena Gabbiana, Maria Rosa Cossu, Antonella Savini, Milena Barbieri e Danilo Camoni aiutano a cogliere gli aspetti caratteristici della civiltà Dogon, comune a circa 300.000 persone, che abitano in una falesia del Mali. Il loro isolamento geografico-fisico ha permesso loro di mantenere integra una cultura millenaria. Un cd, che è poi l'agile versione multimediale in sostituzione del catalogo della mostra, e un filmato consentono di approfondire meglio la conoscenza di questo popolo che, per gran parte dei piacentini, costituirà un'autentica sorpresa.
Ieri mattina all'inaugurazione, presentata da Rita Nigrelli di Radio Sound, sono intervenuti rappresentanti dell'ambasciata del Mali e del Comune di Kani Bonzon, gemellato con Podenzano, accolti nella sala Pier Luigi Farnese dal sindaco di Piacenza Roberto Reggi. L'incontro si è aperto con la recita di una poesia, "Dove abita il mito armonioso", recitata dall'autrice, Bruna Milani che, con delicata sensibilità, ha introdotto il pubblico alla conoscenza di una civiltà così arcana e diversa dalla nostra. Il progetto era nato originariamente come una riflessione sull'interculturalità all'interno dei corsi di geografia del Gioia, poi - come ha spiegato ieri l'insegnante Donatella Vignola - la collaborazione con i volontari unita all'entusiasmo dei ragazzi, ha reso possibile l'allestimento di una vera e propria esposizione.
La mostra - come è diventato chiaro soprattutto dagli interventi del vicepresidente di Alì 2000, Vittorio Antoniazzi, del consigliere comunale di Perugia, di origine Dogon, Dramane Wagué, e del sindaco di Kani Bonzon, Seydou Guindo, si propone anche di sensibilizzare i piacentini sulle necessità di un popolo che deve fronteggiare una tremenda carestia. Un appello drammatico che - hanno promesso Reggi e il vicesindaco di Podenzano, Alessandro Ghisoni - non cadrà nel vuoto.

a.a.

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