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Sabato 7 Giugno 2003 - Libertà

Vigoleno: notti al Castello con Dario Fo

Terre verdiane - La stagione estiva prevede appuntamenti con Verdi dal 12 luglio e con Orff il 27 e 29. Il premio Nobel "prologo" al Macbeth e ai Carmina Burana

Il Macbeth di Verdi con un cast "importante", i Carmina Burana di Carl Orff in una singolare "versione scenica" e una sorprendente guest star come il Premio Nobel per la letteratura Dario Fo. Ecco i pilastri del programma della prossima stagione lirica all'aperto al Castello di Vigoleno, organizzata - nell'ambito del progetto Terre Verdiane - dalla Fondazione Toscanini con la Provincia e il Comune di Vernasca e col sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza.
Il Macbeth andrà in scena sabato 12 luglio alle 21.30 (con repliche domenica 13 e martedì 15 alla stessa ora) con Günter Neuhold alla guida dell'Orchestra della Fondazione Toscanini e un cast che accanto al grande baritono Roberto Servile (Macbeth), al soprano Alessandra Rezza (Lady Macbeth) e al tenore Carlo Ventre (Macduff) schiera il basso-rivelazione Orlin Anastassov (Banquo), Monica Minarelli, Davide Baronchelli, Stefano Pisani e Devis Frugolo. La regia è di Riccardo Canessa, le scene di Poppo Ranchetti, il Coro Master sarà diretto da Corrado Casati e le coreografie saranno di Giuseppina Campolonghi. Nella serata del 13 luglio, Servile, Rezza e Ventre saranno sostituiti, rispettivamente, da Giuseppe Garra, Elmira Veda e Gustavo Porta.
I Carmina Burana saranno invece inscenati - a cura della regista Mietta Corli e in coproduzione col Circulo Portuense de Opera - domenica 27 luglio alle 21.30 (con replica martedì 29 alla stessa ora): Massimiliano Caldi dirigerà l'Orchestra Toscanini e saranno di scena il soprano Danielle De Niese (una nuova stella del Met di New York), il baritono Gabriele Viviani e il tenore Massimiliano Barbolini col Coro del Circulo Portuense de Opera e il Coro di Voci Bianche Ars Canto Giuseppe Verdi. Le coreografie saranno firmate da Marcelo Ferreira.
Ma la prima parte di entrambe le serate sarà aperta da un ospite "eccellente": Dario Fo, che riproporrà classici come La Parpaja Topola (da Fabulazzo osceno) e Rosa fresca aulentissima (da Mistero buffo). Il "cartellone" è stato presentato ieri mattina in Provincia, presenti il presidente della Provincia Squeri, il sindaco di Vernasca Sidoli, l'assessore provinciale alla cultura Anelli, il sovrintendente della Toscanini Baratta, il professor Allegri (docente di storia del teatro all'Università di Parma) in rappresentanza del presidente della Toscanini De Rosa, Mazzocchi e Lunati (presidente e direttore della Fondazione di Piacenza e Vigevano), Gian Carlo Fiorani della Cassa, i registi Corli e Canessa e l'attesissimo Dario Fo. "A Piacenza abbiamo cominciato a mettere fuori la testa - ha detto Squeri - E ne è riprova il fatto che Vigoleno sia teatro di una produzione di spettacoli di qualità e richiamo internazionale". Baratta ha ringraziato "i privati che hanno creduto a questa opportunità di valorizzazione del territorio". Canessa, descrivendo la sua regia che evoca l'impressione "di un terzo torrione crollato al centro del fortilizio" ha commentato: "Il castello evoca quasi suggestioni da Macbeth di Shakespeare, piuttosto che di Verdi". E Corli ha spiegato: "I miei Carmina Burana sono nati per un teatro chiuso, ma sarà una sfida interessante allestirli sullo sfondo di questo castello, con una regia "multimediale" che farà uso di filmati". Per Fo invece un doppio numero "carnale": Rosa fresca aulentissima, rilettura che scova doppi sensi sessuali nella lirica duecentesca di Cielo d'Alcamo; quanto a La Parpaja Topola, ricavata da fabliaux provenzali corretti in salsa padana, basti dire che "parpaja" allude al termine che in provenzale significava "farfalla" e, figuratamente, "sesso femminile". Fo ha anche lanciato un'idea: "Mi sembra giusto che la città dia agli studenti del Conservatorio l'opportunità di assistere alle prove di eventi musicali così importanti".

o. m.

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