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Sabato 7 Giugno 2003 - Libertà

"Io Berlusconi, e la Rame mio angelo custode"

Il popolare attore e regista svela i suoi progetti futuri

Non è da tutti trasformare una conferenza stampa in un vero show, con tanto di spontaneo applauso finale dei cronisti. Dario Fo ci è riuscito da par suo ieri mattina in provincia, presentando i suoi cavalli di battaglia La parpaja topola e Rosa fresca aulentissima con cui, domenica 27 e martedì 29 luglio, introdurrà al Castello di Vigoleno i Carmina Burana diretti da Massimiliano Caldi e rappresentati in un "adattamento scenico" della regista Mietta Corli per la stagione estiva della Fondazione Toscanini.

E' stato il fatto di dover "aprire" esecuzioni dei "Carmina Burana" a dettarle la scelta di monologhi che affondano le loro radici nel Medioevo più "corporale"?
"Certo. Io, del resto, sono sempre stato devoto alla tradizione popolare, orale, "bassa" del Medioevo e del Cinquecento, che ho reintpretato in modi che hanno sempre scandalizzato i professori mediocri ma che hanno avuto l'avallo di un grande studioso di quelle epoche come il Folena. Il Medioevo europeo è attraversato dalla cultura giullaresca: il suo più grande santo, Francesco d'Assisi, definiva se stesso un "giullare" e nella sua predicazione dava prova di una travolgente inventiva teatrale. I discorsi di San Francesco, nei secoli successivi alla sua morte, furono censuratissimi: ne sopravvivono tracce nella tradizione francescana cui attinge il mio Lo santo jullare Franzesco".

Lei è, proverbialmente, uno che non sta mai fermo. Che progetti ha per il futuro?
"Voglio organizzare una mostra - non so ancora dove né quando - sul vostro quasi-conterraneo Correggio, il grande pittore parmense del Cinquecento. Correggio è un pittore-meccanico nel senso alto del termine, ha un'idea assolutamente moderna dello spazio, della natura, delle macchine e della loro raffigurazione. E nella cupola parmense di San Giovanni, c'è una sua pittura che quasi mi ossessiona: questo grande Cristo circondato da stelle che sembrano ruotare attorno a lui. Mi sono persuaso che Cristo, in quel contesto, sia un Gesù-Sole; che cioè quell'immagine alluda alla teoria eliocentrica formulata da Copernico e presto avversata dalla Chiesa, che processò Galileo Galilei in quanto reo di sostenerla".

E per il teatro non ha novità in cantiere?
"Come no: sto lavorando a uno spettacolo nuovo di zecca con mia moglie Franca Rame. Ho immaginato, nientemeno, che Berlusconi abbia un angelo custode. Un angelo che, come si suol dire, gli fa le penne: insomma, non gliene fa passare una. Franca sarà l'angelo e io sarò Berlusconi: un Berlusconi particolarmente basso di statura...".

Con lo stesso trucchetto scenico del suo vecchio "Fanfani rapito"?
"Sì: un Berlusconi alto un metro e mezzo ma con certi tacchi alti così sotto le scarpe, che non sta mai fermo in scena e corre di qua e di là (ride, ndr). Non c'è ancora un titolo definitivo".

Berlusconi resta la sua bestia nera: già lo ha paragonato a quell'immagine del potere grottesca per eccellenza che è l'Ubu Roi di Jarry. A proposito, ci sarà un seguito a "Ubu Bas va alla guerra" adeguato al dopo-Iraq?
"Non so, è presto per dirlo. Quanto a Berlusconi e al suo governo... Sa perché sono contento di dedicarmi a questi progetti "laterali ", alla regia di opere liriche, alle serate in provincia con le riprese dei miei cavalli di battaglia? Perché trovo la situazione italiana così sconfortante che davvero mi passa la voglia di occuparmi del presente. Si stanno restringendo tutti gli spazi di libertà, perché in democrazia non basta il voto e il diritto di parola, ci vuole anche l'accesso ai mezzi di comunicazione. E noi ci ritroviamo con un presidente del Consiglio che dispone anche di sei reti tv, e che sta mandando a fondo deliberatamente la tv di Stato: Mussolini aveva più pudore. Ormai la Rai, quanto a qualità, è al di sotto delle reti Mediaset, che a loro volta sono molto al di sotto della Rai di una volta. E che dire del direttore del Corriere della Sera che si dimette dopo che gli uomini di Berlusconi dichiarano a più riprese di non gradirlo?".

E la sinistra, la parte politica nella quale lei si riconosce, in tutto ciò che ruolo gioca?
"E' un po' addormentata. Sulla questione dell'impunità per i parlamentari, ad esempio, pareva che avrebbe spaccato il mondo. Invece...".

Oliviero Marchesi

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