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Mercoledì 30 Luglio 2003 - Libertà

Da Chopin al Bolero passando per la Carmen

Farnese ballet festival - Stasera con il balletto nazionale ucraino

Ancora pagine musicali celebri ed intramontabili per il terzo appuntamento del Farnese Ballet Festival. Stasera la rassegna di danza, diretta da Paolo Bosisio ed organizzata dalla Fondazione Arturo Toscanini, con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, propone nel cortile di Palazzo Farnese Chopiniana, Carmen e Boléro, un excursus attraverso famosi brani, condotto dal coreografo Alexander Sokolov, direttore del Balletto Nazionale Ucraino del Teatro dell'Opera di Dniepropetrovsk, compagnia residente del Festival. A guidare l'Orchestra del Teatro dell'Opera di Kharkov, sarà il maestro Claudio Micheli, direttore d'orchestra di tutti gli appuntamenti della rassegna.
Il programma si apre con l'autentico romanticismo di Chopin, prosegue tra la mediterranea vitalità della sfrontata zingara andalusa nella Carmen Suite dall'opéra-comique di Bizet e si conclude nell'ossessivo magnetismo del Boléro di Ravel. Quest'ultimo, composto in origine per un balletto di Ida Rubinstein nel 1928 e successivamente entrato nel repertorio sinfonico, rimane l'opera più conosciuta del musicista nato nei Paesi Baschi francesi. In più di un'occasione Ravel dimostrerà di aver subito il fascino del folclore spagnolo.
Il bolero è infatti una danza tradizionale, dal movimento alquanto moderato. La versione coreografica più celebre resta quella ideata nel 1960 da Maurice Béjart, di coinvolgente impatto emotivo, passata nel repertorio di grandi étoiles del balletto.
Anche la Carmen di Bizet, rappresentata per la prima volta all'Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875, ha catturato ben presto l'attenzione del mondo della danza, con le originali versioni di Roland Petit (1949), Alberto Alonso, Antonio Gadés (1984), Mats Ek, John Cranko e Miroslav Kura, per citare solo alcune di quelle che hanno ottenuto più risonanza. Del resto il libretto del dramma musicato da Bizet si ispira ad una novella di Prosper Mérimée, già utilizzata nel 1845 come soggetto per un balletto di Marius Petipa, Carmen et son Toréro, portato in scena a Madrid. La protagonista è una donna libera ed indipendente, passionale e provocante, il cui temperamento è ben ritratto nell'habanera L'amour est un oiseau rebelle, cantata da Carmen nel primo atto.
L'incontro con la sigaraia sconvolgerà per sempre la vita dell'altro personaggio principale, il timido José, che si trasformerà in un bandito e, accecato dalla gelosia, in un assassino.

An. Ans.

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