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Domenica 27 Luglio 2003 - Libertà

Quel paganeggiante Medio Evo di Fo

L'istrionico affabulatore ha incantato il pubblico dell'anteprima a inviti ieri a Vigoleno. Apprezzamenti per i "Carmina Burana" in forma scenica doppio spettacolo al castello

L'accoppiata, sulla carta, poteva sembrare strana: una sorta di monstrum mitologico nato dall'unione di due spettacoli così diversi (se non per il fatto di rileggere entrambi, con sensibilità inconfondibilmente novecentesche, le testimonianze più terrene, e fin quasi paganeggianti, della cultura medioevale d'Occidente) da parere addirittura tra loro slegati. Alla prova pratica, però, l'unione ha fatto la forza. La doppia natura dello spettacolo misto di prosa e musica che debutterà stasera alle 21.30 al Castello di Vigoleno, presentando nella prima parte il grande Dario Fo (alle prese con due suoi cavalli di battaglia, esilaranti oggi come lo erano decenni fa: il "fabulazzo" La parpaja topola - vertiginoso esercizio di "grammelot", la lingua immaginaria ma comprensibilissima inventata dall'istrione di San Giano - e Rosa fresca aulentissima, folle lezione di Storia della Letteratura Italiana messa a cuocere nel calderone di Mistero Buffo) e nella seconda parte Carmina Burana di Carl Orff nell'esecuzione "in forma scenica" firmata dalla regista Mietta Corli, ha esercitato sul pubblico una doppia attrazione. Risultato: biglietti esauritissimi per lo spettacolo di stasera. Si trova ancora qualche posto solo per la replica di martedì 29 alla stessa ora. Organizzata (come l'inusuale "introduzione" di Fo) dalla Fondazione Arturo Toscanini col patrocinio di Ministero per i Beni Culturali e Regione e la collaborazione di Provincia, Comune di Vernasca e Fondazione di Piacenza e Vigevano a chiusura della stagione lirica di Vigoleno, questa produzione dei Carmina Burana realizzata col Cìrculo Portuense de Ópera vede il direttore Massimiliano Caldi alla guida dell'Orchestra della Fondazione Toscanini, con le voci soliste di Danielle de Niese (soprano), Massimo Barbolini (tenore) e Andrea Cortese (baritono), il Cor del Cìrculo Portuense diretto da Palmira Troufa e Cristovao Luis e il Coro di Voci Bianche "Ars Canto Giuseppe Verdi" diretto da Silvia Rossi. Regia e scene sono di Mietta Corli (che ha trasformato questa cantata, la cui irresistibile propensione ritmica ha già ispirato in passato più di un coreografo, in una sorta di coloratissimo musical), le coreografie di Marcelo Ferreira, i costumi di Manuela Bronze, le luci di Marco Filibeck. In attesa del debutto ufficiale, la duplice esibizione ha già riscosso un grandissimo successo, nonostante il "taglio" di Rosa Fresca Aulentissima nell'anteprima a inviti di ieri sera, con un Fo che ha rotto il ghiaccio punzecchiando gli spettatori ("Me l'avevano detto che stasera c'era un pubblico ingessato"). In platea il sindaco Roberto Reggi e molti altri sindaci della nostra provincia, e l'assessore regionale alla cultura Marco Barbieri, il vice-presidente della Provincia Ernesto Carini con diverse altre autorità locali e numerosi rappresentanti di quel "milieu" piacentino (ma anche parmense) che tiene a non mancare a simili occasioni. Seduto in prima fila, anche il leader della Margherita Pierluigi Castagnetti.

Oliviero Marchesi

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