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Sabato 19 Luglio 2003 - Libertà

Delicati paesaggi e raffinate ceramiche

Da domani. Mario Aquilante ed Elisa Geyer nell'ex chiesa parrocchiale di Perino

Il patrimonio ex ecclesiastico è stato, talvolta, indiscriminatamente abbandonato, talvolta come l'ex chiesa parrocchiale di Perino di Coli per la tenacia degli amministratori sapientemente riutilizzato e dalla scorsa primavera destinato - per particolari caratteristiche architettoniche: impianto a croce greca, quasi "chiesa a sala", eleganti stilemi neoclassici dell'interno - a centro culturale e contenitore d'arte, pittura soprattutto rappresentandone, i quadri, ideale corredo.
Quest'estate, nell'ambito di "…..Perino arte……" si alterneranno affermati pittori non solo piacentini con inaugurazione, domani alle 11.30, delle mostre dei pittori Mario Aquilante, piacentino specializzato in paesaggi e nature morte ed Elisa Geyer,milanese, autrice di raffinati dipinti su ceramica.
La pittura moderna - fra astrazione, informale e concettualismo - ha raggiunto esiti impensati e, nel delirio creativo, ha completamente ridefinito canoni visivi e percettivi contemporanei ma, saldamente ancorati alla tradizione, resistono artisti "classici" come, appunto, Aquilante e Geyer. Poiché nature morte e paesaggi hanno negli ultimi anni ritrovato, per contrasto quasi, rinnovato vigore nella consapevolezza che, per eccesso di dettagli, si potrebbe scadere nel verismo o, per superflua accentuazione sentimentale, nella maniera, entrambi hanno saputo evitare quest'imbarazzante impasse.
Per quanto riguarda Aquilante, in alcune opere - segnatamente quelle ispirate alla natia terra, la solare Puglia - soffia uno spirito leggero e brillano luci dorate in un perfetto mix ambientale tra rigogliosa natura, purezza del mare e trasparenza dell'aria nella solenne imperturbabilità di afose stagioni assaporate con istintivo ardore. I paesaggi, poi, gran parte ridenti località del nostro Appennino o rilassanti angoli di pianura, quasi per incanto si rianimano: attento dosaggio della luce, delicata tavolozza ed ombre colorate armonicamente rapportate al dilatato sfondo per un miglior controllo della profondità prospettica configurano episodi di elevato valore espressivo. Ulteriore dimostrazione di quanto lustro il tradizionale vedutismo - fra tonalismo gradevolmente impressionista ed innata predisposizione per l'arte (l'autore è autodidatta) - ancora possa dare alla pittura moderna.
Nelle nature morte, fiori ma anche interni, Aquilante dimostra infine - forse più che nei paesaggi - le proprie potenzialità costituendo, vivacità timbrica e poetica visione d'insieme, indispensabile surplus figurativo per catturare lo spettatore: nel precario equilibrio di raffigurazioni semplicemente frontali, spesso rafforzate da inserimenti di scorciate vedute esterne, sorta di "quadro nel quadro", Aquilante riesce a stupire perché sa trasmettere emozionanti verità ottiche e cogliere l'essenza di variopinti mazzi di fiori dando, così, unità artistica e dignità compositiva a soggetti oggi spesso abusati.
Elisa Geyer, pittrice e figlia d'arte, anch'essa con intensa esperienza alle spalle, propone invece ceramiche dipinte, divagazione - divertissement quasi - della principale attività, pittura di fiori su tela. E nella lunga teoria di fiori su ceramica emergono grazia e sensibilità tipicamente femminili, desiderio di recuperare un'antica cultura, una dimensione artigianale per ritrovare - con accorto uso del colore, vistoso o, viceversa, delicato per via di leggiadre sfumature - continuità storica con filoni di lontana ascendenza impressionista.
La caratteristica struttura bianca, compatta e traslucida della ceramica nonché concavità e convessità degli oggetti obbligano, poi, a sforzi supplementari, concentrare cioè in una limitata superficie intensità espressiva, contrasti di luce ed accattivanti decorazioni, in generale un'apparenza brillante e sofisticata da Belle Epoque. Due artisti sostanzialmente affini, dunque, entrambi votati ad una pittura naturale, spontanea e ricca di immaginazione essendo l'arte, per il tormentato uomo moderno, sempre più intimità e ricerca di sé stessi. Nature morte, fiori e paesaggi come paradigma interiore, ispirazione lirica e mistico raccoglimento.

'…Perino arte…' Personale di Mario Aquilante ed Elisa Geyer,
centro culturale ex chiesa di Perino di Coli.
Dal 20 luglio al 3 agosto 2003.
Orari: tutti i giorni 18-22; giovedì, sabato e domenica 10-12,30 e 18-22.
Patrocinio di Comune di Coli, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Comunità montana dell'Appennino piacentino.

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