Sabato 12 Luglio 2003 - Libertà
Macbeth delle stelle, è giunta l'ora
Vigoleno - Debutta stasera al Castello l'opera giovanile di Verdi con la regia di Riccardo Canessa. Con Servile, Rezza, Anastassov e Ventre, sul podio Neuhold
E' arrivato il momento del "Macbeth", il capolavoro di Verdi (un giovane Verdi al primo dei suoi incontri privilegiati con l'amato Shakespeare) che stasera alle 21.30 - con repliche domenica 13 e martedì 15 alla stessa ora - aprirà la "stagione lirica" del Castello di Vigoleno promossa dalla Fondazione Toscanini con la collaborazione del Comune di Vernasca e della Provincia, il patrocinio del Ministero per i Beni Culturali e della Regione e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e di sponsor privati.
Questo allestimento, che vede alla guida dell'Orchestra della Fondazione Toscanini un eccellente specialista di opera italiana come il direttore Günter Neuhold, è forte di un cast davvero stellare: il baritono Roberto Sèrvile (sostituito domenica 13 da Giuseppe Garra) sarà Macbeth, il soprano Alessandra Rezza (sostituita il 13 da Elmira Veda) Lady Macbeth, il tenore Carlo Ventre (sostituito da Gustavo Porta il 13) Macduff, mentre il basso Orlin Anastassov sarà Banco.
Completano la compagnia il mezzosoprano Monica Minarelli (Dama), il tenore Stefano Pisani (Malcolm), il basso Davide Baronchelli (Medico), il basso Devis Frugolo (Sicario-Araldo), il soprano Jung-Bin Yoon (Apparizione) e il Coro Master di Piacenza diretto da Corrado Casati.
La regia - che accorpa gli atti a due a due - è firmata da Riccardo Canessa (assistito da Annamaria Quercia), le scene da Poppi Ranchetti, i costumi del Teatro dell'Opera di Marsiglia sono curati da Francesca Romana Scudiero. Le coreografie di Giuseppina Campolonghi vedono protagonisti gli allievi dell'Accademia di danza "Domenichino da Piacenza". Per le peculiarità logistiche della zona del castello (sarà attivo un servizio di bus navetta dai parcheggi alla fortezza), si consiglia agli spettatori di arrivare entro le 21.
La trama
Atto Primo L'azione è ambientata nel Medio Evo scozzese. Tre crocchi di streghe si presentano a Macbeth e a Banco, generali del re di Scozia Duncano, e predicono al primo l'ascesa al trono.
Informata dal marito di questo vaticinio, Lady Macbeth, avida di potere, progetta l'assassinio di Duncano e riesce a convincere al delitto il riluttante Macbeth.
Atto Secondo La coppia scellerata è ascesa al trono, ma non può cessare di versare sangue: poiché le streghe hanno predetto a Banco discendenza regale, vengono inviati sicari incontro a lui (che resta ucciso) e a suo figlio Fleanzio (che fugge). Durante un brindisi al castello, Macbeth è atterrito dallo spettro di Banco, invisibile agli altri ospiti.
Atto terzo Macbeth si reca nella caverna delle streghe per conoscere il suo futuro. Le terrificanti apparizioni di un sabba gli consegnano un triplice responso, che in parte lo rincuora: dovrà guardarsi dal nobile Macduff; ma nessun "nato da donna" potrà nuocergli; e il suo potere durerà finché la foresta di Birnam non muoverà contro di lui.
Atto Quarto Sfuggito alla ferocia di Macbeth (che ha però sterminato la sua famiglia), Macduff si unisce all'esercito di Malcolm, figlio di Duncano, appoggiato dall'Inghilterra. Muore Lady Macbeth, che i rimorsi hanno condotto alla pazzia (in una terribile scena di sonnambulismo rivive l'omicidio di Duncano). All'annuncio che la "foresta di Birnam si muove" (si tratta in realtà dei soldati di Malcolm mimetizzati), Malcolm capisce che la fine è prossima. Mentre combatte corpo a corpo con Macduff, quest'ultimo, prima di ucciderlo, gli rivela di essere stato estratto con un taglio dal corpo di sua madre (non è, quindi, "nato da donna"). L'esercito vittorioso acclama Malcolm re di Scozia.
Oliviero Marchesi