Giovedì 10 Luglio 2003 - Libertā
Politecnico e Cattolica: ecco le frontiere della ricerca
I contenuti del polo ad alta tecnologia
Le istituzioni disegnano il profilo di una nuova fondazione che sostenga la ricerca al servizio dell'impresa, ma a metterci i contenuti sono le universitā. Ciascuna per proprio conto ha avviato esperienze in tal senso: dall'Innovation Lab all'Incubatore per le imprese. Ora si tratta di fondere e armonizzare in una sola struttura questi progetti. E ieri, ad Assoindustria, sono intervenuti autorevoli esponenti degli atenei. Domenico Ferrari, direttore di Mine e Cratos, il centro di ricerca sulle applicazioni della telematica, descrive il metodo di lavoro dell'Innovation Lab che opera in campo anche internazionale come acceleratore di trasferimenti tecnologici alle aziende.
"Noi lavoriamo su nuovi modelli organizzativi, spesso le aziende fanno innovazione di prodotto o di processo, non di organizzazione". E cita nomi altisonanti interessati al nuovo super-laboratorio: Cisco System, gigante informatico, č disposta a regalare la rete di collegamenti interni a Piacenza Expo. Ferrari parla anche di Microsoft, Glaxo, Hewlett Packard.
Renzo Marchesi, responsabile del Politecnico di Piacenza, esprime la necessitā di intensificare il legame tra le attivitā dell'ateneo e il territorio, come indica il progetto europeo Leonardo 2. E Michele Monno, docente del Politecnico, illustra il piano in fieri sulle macchine utensili e i sistemi di produzione. L'universitāmilanese ha concentrato interessi specifici a Piacenza, capitale della macchina utensile, dove la ricerca dentro le imprese negli ultimi anni si č affievolita. Monno cita i grandi laboratori tedeschi e spagnoli.
"Per ora non possiamo competere con simili strutture, ma si puō crescere. Gli allievi arriveranno anche da altre cittā se troveranno a Piacenza un livello di qualificazione unico".
Infine Carlo Merli, coordinatore del progetto che porterā entro ottobre alla costituzione a Piacenza dell'istituto regionale per i trasporti e la logistica, spiega la necessitā di creare una cabina di regia per la logistica di cui la regione č una grande "piattaforma" a tre poli: Piacenza, Bologna e Ravenna. A rilanciare il progetto l'assessore Alfredo Peri in convenzione con l'Universitā Cattolica e l'istituto Alma Mater di Bologna. Tra pochi mesi saranno pronti mission, statuto e programma triennale dell'istituto che potrā aprirsi ai privati e che, entro un paio d'anni, dovrebbe fornire consulenza e servizi alle imprese. Piacenza Expo dovrebbe ospitarne le attivitā. "L'obiettivo č raccordarci alle aziende locali e trovare alleanze con la Fondazione Piacenza Innova".
I rapporti con il Politecnico? Riservano un finale pepato: "A Bologna viene visto come un avversario - non nasconde Merli - ma questi ostracismi vanno superati, seppure quanto accaduto sulla laurea in trasporti non aiuta" puntualizza. Immediata e netta la replica di Marchesi: "La correzione di rotta sulla laurea č nell'interesse degli studenti e della cittā, ma non resteremo a Piacenza a dispetto dei santi".
(p.s.)