Lunedì 7 Luglio 2003 - Libertà
Ricci Oddi, il pungolo del Comune
Gruppo congiunto al lavoro sulla riforma gestionale della Galleria. La Fondazione verso una presenza maggiore. Partita la revisione dello statuto. Reggi: vogliamo contare di più
Piacenza - Ricci Oddi, si cambia. Il Comune ha in programma di mettere mano allo statuto della galleria d'arte moderna. Per varie ragioni: anzitutto va aggiornato per adeguarlo alle novità normative nel frattempo intervenute, ma poi c'è la volontà di battere la strada dell'allargamento ad altri soggetti della "compagine sociale", e, infine, la non tanto nascosta ambizione del Comune di aumentare il proprio peso all'interno dell'ente di via San Siro. Per questo, nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra Palazzo Mercanti e i vertici della galleria, il presidente Lino Gallarati e il direttore Stefano Fugazza, dove si è deciso di costituire un gruppo di lavoro congiunto con il compito di elaborare, entro la fine di settembre, una bozza di nuovo statuto. Bozza che poi sarà sottoposta all'esame tanto di Palazzo Mercanti quanto di via San Siro, prima di arrivare al via libera definitivo.
Per la galleria d'arte moderna saranno Gallarati e Fugazza a occuparsi della partita, mentre, per conto del Comune, sono stati incaricati Giorgio Braghieri, dirigente degli Affari Istituzionali, Giuseppe Morsia, funzionario dello stesso settore, e il segreteraio generale Salvatore Sanfratello.
"Vogliamo andare a un adeguamento dello statuto visto che negli ultimi anni sono intervenute novità legislative rilevanti nella pubblica amministrazione", ha spiegato l'assessore Stefano Pareti (cultura). Ma rispettando, ha aggiunto prudente, "la peculiarità" di un ente "che ha un suo consiglio di amministrazione" (cda), dunque una sua autonomia decisionale, e tuttavia anche "un rapporto molto stretto con il Comune" che si fa carico delle spese di gestione per un importo che, sul bilancio 2003 di Palazzo Mercanti, pesa per 150 mila euro, in crescita rispetto ai 110 mila euro del 2002.
Le peculiarità della galleria di via San Siro traggono origine dalle volontà con cui il nobiluomo Giuseppe Ricci Oddi ha fissato i paletti del suo generoso lascito culturale alla città dopo una vita trascorsa a raccogliere amorevolmente capolavori d'arte. Il cda si compone di sette membri: uno è l'erede della famiglia del fondatore (oggi Maridé Ricci Oddi), due sono designati dal Comune (Danilo Anelli e Galeazzo Ziliani, che però è dimissionario) e uno a testa da Fondazione di Piacenza e Vigevano (Ferdinando Arisi), prefettura (Giuseppe Molinari), associazione Amici dell'Arte (Lino Gallarati), Accademia di San Luca (Corrado Sforza Fogliani).
Si tratta, ha considerato Pareti, di "trovare un nuovo quadro normativo che, nel rispetto della volontà del donatore (che volle un rapporto stretto con l'amministrazione comunale) soddisfi le aspettative" di Palazzo Mercanti e di via San Siro. Ma non solo, anche quelle, ha aggiunto l'assessore, "degli eventuali nuovi soggetti che potrebbero entrare nella gestione della galleria". Quali soggetti? Tra le ipotesi più concrete c'è la Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha accennato Pareti, spiegando come "gli scambi di cui oggi si sta parlando" tra il Comune e l'istituzione presieduta da Gian Carlo Mazzocchi "lascino intravvedere nuove possibilità di questo tipo". È accaduto, cioè, che nelle trattative di queste settimane sulla ormai vicina destinazione alla Ricci Oddi dell'ex palazzo Enel di via Santa Franca, di proprietà della Fondazione, sia emersa anche l'eventualità di un potenziamento della presenza della Fondazione stessa nella galleria d'arte moderna. Si tratterebbe di un ingresso anche finanziariamente più stabile di quanto non sia ora, secondo un percorso che però va inserito nello statuto.
Il Comune, poi, come si diceva, ha l'ambizione di vedere aumentato il suo peso in cda (una delle ipotesi è che i rappresentanti passino da due a tre). Non ne ha fatto mistero il sindaco Roberto Reggi ("Siamo l'unico ente finanziatore, ci deve essere la possibilità di contare un po' di più") secondo cui l'obiettivo è dare alla galleria forme gestionali più moderne.
Gustavo Roccella