Lunedì 7 Luglio 2003 - Libertà
Quasi pronta la sede a Piacenza
Piacenza - Manca soltanto un container, che servirà come deposito per corde, moschettoni e barelle, affinché la sede della stazione del Soccorso alpino di Piacenza sia pronta al cento per cento. Il box metallico che sarà recapitato al polo logistico della Protezione civile a Le Mose, inaugurato alcune settimane fa, è comunque in arrivo, assicura il responsabile del gruppo Stefano Olcese. Terminata, dunque, la lunga attesa degli angeli della montagna piacentini, che da anni chiedevano alle istituzioni di aver una sede. La dotazione di mezzi e attrezzature della stazione "Monte Alfeo", si è tra l'altro recentemente arricchita di un nuovo efficientissimo fuoristrada Mitsubischi L200.
Il veicolo di colore giallo acceso è stato acquistato dal Soccorso alpino regionale e affidato al gruppo piacentino. Si tratta di una vettura all'avanguardia, sulla quale è tra l'altro presente un sistema di navigazione simile a quello degli aeroplani. Le speciali cuffie installate sul cruscotto permettono a chi siede a fianco del guidare di comunicare con più canali radio e con il telefono di bordo. Gli optional tecnologici sono stati installati anche grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Quattro volontari del gruppo di Soccorso alpino di Piacenza sono istruttori regionali. Sono il piacentino Stefano Olcese, responsabile della sezione, Sergio Ferrari, anch'egli di Piacenza, Davide Lodigiani, di Ponte dell'Olio e il lodigiano Davide Sias. Per diventare istruttori è necessario aver svolto dei corsi di specializzazione. Nella nostra regione per la formazione viene utilizzata la palestra di roccia naturale della Pietra di Bismantova, nel Reggiano, altrimenti le esercitazioni si svolgono sul Monte Bianco e nel Trentino. Ciascuno dei quattro istruttori piacentini è esperto in una delle diverse tipologie d'intervento, dal soccorso nei torrenti, agli interventi su roccia e con l'utilizzo di elisoccorso. Il gruppo di volontari piacentini del Soccorso alpino è composto da 27 persone. Per entrare nella squadra è necessario avere una buona preparazione come sciatori, essere in grado di arrampicare (richiesto come minimo il terzo grado) possedere nozioni di cartografia, oltre, naturalmente, ad amare la montagna.
Paolo Marino