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Martedì 26 Agosto 2003 - Libertà

Cento protagonisti in scena nelle piazze della nostra provincia

Carovane 2003 - Presentato ieri in piazza Duomo il calendario della manifestazione in programma dal 6 al 14 settembre. Popoli e paesi del mondo s'incontrano a Piacenza

Nove giorni di incontri, tra appuntamenti con letteratura, poesia, musica e fumetti, per conoscere l'identità dei popoli dei paesi del Sud del mondo. Dal 6 al 14 settembre si alterneranno oltre 100 protagonisti sul palco di Carovane 2003, quarta tappa di un cammino "per avvicinare tra loro popoli e paesi", promosso dall'assessorato alle politiche giovanili della Provincia di Piacenza ed organizzato dall'Associazione nazionale di amicizia Italia-Cuba, circolo di Piacenza, e dalla libreria Fahrenheit 451.
Quest'anno la manifestazione si aprirà nel segno di Hemingway, con un "Addio alle armi" che sposterà i riflettori su conflitti spesso dimenticati e sulle situazioni drammaticamente ingiuste del recente passato e del presente, con uno sguardo al futuro.
Ieri mattina in piazza Duomo, la presentazione di un'iniziativa che sta allargando sempre più i suoi orizzonti. Per la prima volta vedrà il coinvolgimento in contemporanea di un Comune non piacentino, Sesto San Giovanni, in un allargamento dei confini geografici di anno in anno sempre maggiore. Come è ormai tradizione, la kermesse prenderà il via a Castel San Giovanni, la mattina di sabato 6, per concludersi a Fiorenzuola, domenica 14 settembre, in concomitanza con la chiusura della manifestazione multietnica locale. Inoltre Carovane toccherà Pianello ed Agazzano, con una tappa notturna anche a Ziano e la lunga sosta (6 giorni) a Piacenza. Un viaggio, attraverso il quale - è l'auspicio dell'assessore provinciale alle politiche giovanili Pietro Tagliaferri - da Piacenza potrebbe partire la realizzazione di un mondo diverso.
Tagliaferri ha sottolineato come la manifestazione si stia internazionalizzando sempre più. Sono già una realtà il patrocinio del Parlamento Europeo e le collaborazioni con Saragozza e il premio Juan Rulfo di Parigi. In autunno è in programma un incontro a Bruxelles in vista di un possibile coinvolgimento della Commissione Europea. Intanto, da quest'anno anche il Comune di Piacenza ha deciso di sostenere concretamente Carovane, appuntamento - ha ribadito il sindaco Roberto Reggi - di elevato livello culturale, nel quale trova spazio la riflessione sul rispetto di diritti fondamentali delle persone, come la necessità di garantire acqua per tutti (argomento affrontato nella tavola rotonda di martedì 10 in piazza Duomo).
Il sindaco ha definito Carovane un'occasione di marketing importantissima per il territorio piacentino, vista la rilevanza e il richiamo degli eventi ospitati.
I direttori artistici Renzo Carrà e Paolo Maurizio Bottigelli si sono soffermati sulle motivazioni della manifestazione. Carrà ha aperto il suo intervento con la lettura del testamento di don Leandro Rossi, per evidenziare l'importanza della valorizzazione della cultura dei popoli più poveri.
"È la loro ricchezza inalienabile, vero patrimonio genetico di una popolazione ed arma efficace contro tutti i razzismi". Bottigelli, citando padre Ernesto Balducci, ha spiegato quanto la civiltà tecnologica non proponga un uomo inedito, perché le ingiustizie e il non rispetto del reciproco facevano parte anche del passato. L'obiettivo di Carovane è invece quello di costruire qualcosa di inedito, a partire dal messaggio pacifista di Hemingway.
Tra i momenti più significativi, la consegna della terza edizione del Premio Nicolas Guillén lunedì 8 settembre nella sala consiliare della Provincia. L'inaugurazione a Castel San Giovanni avrà come filo conduttore i diritti dei disabili, nell'anno loro dedicato dall'Europa.
Un'iniziativa salutata positivamente da Bruno Galvani, presidente provinciale dell'Anmil, con la speranza però che alle parole seguano iniziative concrete.

Anna Anselmi

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