Domenica 24 Agosto 2003 - Libertà
Un giocoliere della fantasia
LULTIMAPROVINCIA. Al via stasera a Rivergaro il Festival Teatro dei Manicomics. Trasformazioni del "saltimbanco" Cremonesi
A Rivergaro, sta per scoccare l'ora de Lultimaprovincia, il Teatro Festival dei Manicomics giunto felicemente alla sua dodicesima edizione. Il primo protagonista della rassegna è Claudio Cremonesi, che stasera alle 21, nella cornice della rivergarese piazzetta Sormani, darà prova di grande abilità nello spettacolo di "giocolerie comico-musicali" dal titolo Appunto, scritto dallo stesso Cremonesi insieme a Davide Baldi e diretto sempre da Cremonesi insieme a Maurizio Accattato e a Rita Pelusio. Il lavoro prende spunto da una frase di Benjamin: "Nel mio lavoro le citazioni sono come i briganti ai bordi della strada che balzano fuori armati e strappano l'assenso all'ozioso viandante". E così, entrano in scena l'artista a cavallo del suo baule e il maestro che lo spinge. Dai bauli escono ogni sorta di oggetti e strumenti. La musica dal vivo è originale e anche molto "dispettosa". Citazioni, più o meno poetiche, accompagnano ogni gesto. In verticale, con la testa dentro un libro, l'artista si presenta così: "Sono il saltimbanco dell'anima mia". Da una custodia di violino esce una scopa che si lancia in una danza improvvisa poiché "trasformare è attivare una forma di magia..." E ancora bottiglie dal tappo lungo volteggiano pericolosamente in aria a testimoniare che "non sempre le cose sono come sembrano". Ma l'acqua di un fiore può anche prender fuoco, mandando vampate di comicità e calore a tutti i presenti; un baule diventa una ripida rampa sulla quale sale in equilibrio su una grossa sfera, tenendo sospese parole, palline e fiato. E come si ferma una trottola, così finisce lo spettacolo: comicità, musica e poesia, appunto! E con Appunto, Claudio Cremonesi unisce la sua esperienza di giocoliere, acrobata, attore e clown a una ricerca letteraria su testi comici, poetici e filosofici legati ai temi della forza di gravità, dell'equilibrio, del trasformare, del volare, dell'ordine e del disordine. Un po' come, in fondo, sono la fantasia e la vita. La sua idea è quella di portare fuori le parole dai libri attraverso citazioni che, associate alle tecniche circensi e alla clowneria, possano colpire la gente. In un tale contesto, le musiche non sono di minore importanza: i brani originali sono stati appositamente composti per lo spettacolo dal musicista-clown-compositore Davide Baldi. Ritmi e melodie che accompagnano, suggeriscono, provocano incidenti e arricchiscono la messa in scena fino al punto di renderla un piccolo concerto. Parallelamente, c'è stata una ricerca sugli oggetti propri della giocoleria che sono stati trasformati, sorprendentemente, dopo esser stati recuperati da un infinito tesoro, spesso ingiustamente sconosciuto ma alla portata di tutti: la spazzatura. Uno spettacolo, dunque, che lascerà a bocca aperta grandi e piccini, per sognare, divertirsi, ascoltare, stupirsi e molto altro ancora. Insomma, una performance che si prepara ad incarnarsi ottimo punto di partenza del festival di Manicomics Teatro, che quest'anno ha altresì allargato i propri confini: sarà presente, infatti, in ben cinque comuni della provincia, oltre che a Piacenza. Tutto ciò a dimostrazione di un chiaro segno di crescente interesse verso un teatro che non si limita ai luoghi convenzionali ma che va incontro alla gente, scendendo nelle piazze, nelle strade, nei parchi e nei cortili. Proprio come - se ci è concesso il paragone al fine di render meglio l'idea - certe performance che qualche anno fa teneva Eugenio Barba, il capitano del mitico Odin Teatret, coi suoi "attori nelle strade". Un fulgido esempio, parafrasando il titolo di una nota pellicola di Wim Wenders, "così lontano, così vicino" e di quanto un "teatro" possa essere vivo e vitale, proprio come i suoi protagonisti e il suo stesso pubblico. Come un ventaglio di tanti colori, il programma di questa edizione de Lultimaprovincia presenta spettacoli di circo contemporaneo, teatro di prosa, teatro/danza, clowneria moderna e una sezione di teatro per i più piccoli atto a divertire, seppur con imprescindibile valenza educativa al gusto e all'intelligenza e a quella sensibilità creativa del pensiero che un'epoca del mondo della comunicazione massmediatico-virtuale rischia, sovente, di "addormentare". Ma, nello stesso tempo, un programma che offre rappresentazioni diverse eppure simili, speculari ed efficaci nel saper raccontare storie capaci di coinvolgere un pubblico di ogni età. Ricordiamo che il secondo spettacolo (l'unico a pagamento) andrà in scena domani alle 21 nel cortile di Palazzo Farnese - e in caso di maltempo al teatro San Matteo. Si tratta di Leo in tour dei Full House, uno strano mix acrobatico tra la cattiveria glamour newyorkese e l'ingenuità provinciale svizzera. Per continuare a stupirsi.
Eleonora Bagarotti